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3 Luglio 2024 13:21
3 Luglio 2024 13:21

Il marò Massimiliano Latorre operato al cuore per difetto congenito. Ma gli indiani lo rivogliono a giudizio dinnanzi alla loro Corte Suprema

Il fuciliere della Marina Militare è stato operato al Policlinico "San Donato". L'intervento si è svolto con "esito positivo" per chiudere un forame ovale pervio, cioè un'anomalia cardiaca in cui l'atrio destro interagiva con l'atrio sinistro, creando un rischio di trombosi ed ischemia cerebrale. La degenza, spiegano i dirigenti ospedalieri, dura "solo qualche giorno"

Il marò tarantino Massimiliano Latorre, che con il commilitone Salvatore Girone è accusato in India della morte di due pescatori durante un’operazione anti-pirateria nel febbraio 2012, è stato operato al cuore per un difetto congenito al Policlinico “San Donato”, a San Donato Milanese (Milano), a seguito del suo ricovero del 2 gennaio per accertamenti . I dirigenti sanitari dell’ospedale hanno reso noto che  il fuciliere della marina ieri mattina alle 8,30 è stato sottoposto a intervento per la chiusura del PFO (forame ovale pervio),  che “ha avuto esito positivo“.  Paola Moschetti compagna di Latorre,  ha dichiarato all’ ANSA che “tecnicamente l’intervento pare riuscito. Massimiliano si sta risvegliando: ora dovrà recuperare e avrà bisogno di tranquillità e di riprendersi. L’intervento al cuore non è uno scherzo“.

L’intervento è stato eseguito dal dottor Mario Carminati, responsabile di cardiologia pediatrica e delle cardiopatie congenite dell’adulto, che operò anche il calciatore Antonio Cassano per la stessa anomalia cardiaca . In una nota  è stat6o reso noto che la decisione di sottoporre il paziente a tale intervento è stata adottata a seguito degli accertamenti diagnostici eseguiti in precedenza che non hanno identificato fattori di rischio ricollegabili all’evento ischemico subito recentemente dal paziente.  Questa anomalia è diffusa in una percentuale tra il 15 e il 30% della popolazione normale, senza  determinare necessariamente delle conseguenze clinicamente rilevanti. Tuttavia lo “shunt” destro-sinistro può essere fonte di “embolia paradossa”: un trombo presente in atrio destro può, cioè, passare in atrio sinistro ed entrare nella circolazione sistemica. Se tale trombo, anche di piccole dimensioni, entra in un’arteria cerebrale può occluderla causando un’ischemia cerebrale più o meno grave. La stessa nota sanitaria spiega che parlare di “intervento” non è corretto, perché fa pensare più alla chirurgia, mentre in questo caso si è trattato di una procedura con la quale, si infila, attraverso la vena femorale, un piccolo catetere che raggiunge il cuore e una volta individuato il foro, posiziona un dispositivo occlusore, una sorta ‘ombrellino’ che va a chiuderlo. Il perfetto posizionamento dell’ombrellino è stato verificato sia con i monitor della fluoroscopia che con l’ecocardiogramma transesofageo.

Latorre si trova attualmente in Italia grazie al permesso concessogli da New Delhi per quattro mesi  affinchè potesse curarsi in Italia dai postumi di un ictus che lo aveva colpito in India, concessione che scadrà alla mezzanotte del 12 gennaio, e con la Corte Suprema indiana che ha già espresso una decisione negativa ad un eventuale prolungamento della permanenza in Italia del marò per la convalescenza, decisione questa che ha causato una seccata irritazione e presa di posizione del Governo italiano. Per quanto tempo ancora Latorre si protrarrà la degenza al “San Donato”  non è stato ancora deciso dai medici, anche se, per questo tipo di ‘procedura’ la degenza dura solo “qualche giorno” secondo quanto si è appreso in ospedale,

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