Al vaglio dell’Ente di Via Anfiteatro vi sono diverse richieste e problematiche riguardanti impianti che trattano “Rifiuti Speciali” che non c’entrano nulla con i pifiuti prodotti in casa dai cittadini, ma provengono da industrie, prevalentemente del Nord Italia. Massimo Serio, Maurizio Baccaro e Ciro Petrarulo rappresentanti di Liberi e Uguali , ricordano che sono ancora in attesa di definizione l’ampliamento e i successivi lotti della discarica di di Grottaglie, la situazione della discarica “VERGINE” (Fragagnano/Lizzano in isola amministrativa di Taranto); l’inceneritore di fanghi e l’impianto per rifiuti liquidi, proposti dalla CISA a Massafra e le volumetrie aggiuntive per l’impianto dell’ ITALCAVE di Statte.
Immediata la replica di Tamburrano: “Il Sindaco D’Alò è stato omissivo. Se dimissioni ci devono essere sono le sue” ha dichiarato il presidente della Provincia di Taranto in una conferenza stampa indetta ieri mattina presso il Palazzo di Provincia in risposto all’accusa rivolta del Sindaco di Grottaglie Ciro D’Alò, insieme agli altri sindaci dell’area Jonica, che accusavano Tamburrano, di aver “occultato” fino al giorno successivo alle elezioni il parere positivo emesso dal Comitato Tecnico Provinciale in riferimento al sopralzo richiesto dalla società Ambiente per la discarica di Torre Caprarica a Grottaglie.
“Nessuno mi ha notificato la delibera del CTP; essendo un documento endoprocedimentale l’ho fatto pubblicare io, ma non era necessario” è stata la spiegazione di Tamburrano sul ritardo della pubblicazione del documento, aggiungendo che “Il Comune di Grottaglie non ha partecipato al procedimento dell’art. ex 10-bis. Un fatto gravissimo di inidoneità di un sindaco nel fare quello che fa. Al parere di diniego nei confronti della discarica della Conferenza dei Servizi doveva seguire un suo elaborato di risposta che spiegava allora quello che sostiene oggi”.
Lo scorso 28 agosto 2017 la Provincia di Taranto aveva emanato un richiesta di pareri in rispetto alla legge ex 10-bis, dopo un primo diniego. Diniego che assegnava però un termine alla società gestore della discarica, non ai Comuni che già concordi con il diniego e basandosi su tutti i pareri negativi dell’ASL, Conferenza di Servizi, ecc, ricevuti nei confronti dell’ampliamento non avevano alcun motivo di notificare altro. Tamburranno invece sostiene che i Comuni sono stati convocati più volte dal CTP e che mai, il Comune di Grottaglie in testa, hanno confermato la loro presenza.
In un video messaggio il Sindaco di Grottaglie D’Alò ha risposto a sua volta che “Non esiste agli atti del Comune una convocazione del Comitato Tecnico Provinciale. Il Presidente (Tamburrano n.d.r.) deve ricordare che sono stato io a chiedere la sua presenza per l’unico momento procedurale in cui i comuni sono stati invitati: la Conferenza di Servizi. Non si può giustificare un errore di gestione della società Linea Ambiente con l’aumento di una volumetria: un errore che diventa vantaggio.”
In realtà il parere del CTP non è vincolante, quindi la decisione definitiva dovrà essere adottata dagli uffici della Provincia di Taranto auspicando che tenga conto di tutta una serie di fondati e validi pareri negativi. “Le discariche non sono né di destra né di sinistra” ha detto il presidente Tamburrano in chiusura della sua conferenza stampa, dimenticando però che gran parte delle discariche e degli inceneritoti in Puglia sono stati autorizzati negli anni della presidenza di Raffaele Fitto della Regione Puglia a guida del centrodestra .
E non è un caso che la CISA spa di Massafra e l’ ITALCAVE spa di Statte abbiamo sempre affiancato e sostenuto la politica del centrodestra, arrivando persino a candidare alla Camera dei propri dipendenti come avvenuto recentemente in Forza Italia con la candidatura alla Camera dei Deputati di Stefania Fornaro dipendente-consulente legale della CISA di Tonino Albanese . Come diceva Giulio Andreotti “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina“. E mai come in questo caso, questo pensiero è più che mai attuale.