ROMA – Il presidente del Consiglio Regionale di Puglia Mario Loizzo ha comunicato, in apertura del consiglio regionale l’adesione del consigliere tarantino Gianni Liviano, eletto con la lista Emiliano sindaco di Puglia, al Gruppo consiliare Misto.
Anche Liviano dopo il sindaco di Taranto Melucci, ha deciso di abbandonare la corrente del governatore pugliese. Nei giorni scorsi Liviano aveva evidenziato i propri segnali di dissenso sull’azione politica di Emiliano, partendo dal taglio dei fondi regionali da destinare come di consueto al noto Convegno di Studi sulla Magna Grecia che si tiene a Taranto.
“Temevo fortemente che la mancata coesione tra le persone migliori di questa comunità, – ha dichiarato in una nota Liviano – avrebbe lasciato praterie aperte ai populismi di ogni tipo, e peggio ancora, strade infinite a quella politica professionista che ad ogni elezione si accasa facendo i calcoli sulle proprie personali possibilità di successo, senza nessuna forma di attenzione per i valori, per i progetti, per il futuro della nostra città. Lo temevo e ho la sensazione di non essermi sbagliato. Così sta accadendo, così accadrà”.
Per il consigliere regionale Liviano è necessario “che si torni a giocare di squadra perché il lavoro di squadra paga sempre, soprattutto quando al centro dell’attenzione ci sono lo sviluppo e il benessere di una comunità. E allora le sfumature alla base di ideologie e modi diversi di pensare si diluiscono all’interno di una trama più omogenea. L’approvazione della legge regionale speciale per Taranto forse non è la dimostrazione lampante che l’unità di intenti alla fine paga? Ecco perché, adesso, lasciarsi andare a contrapposizioni personali non serve alla città e non serve alla politica stessa che rimane pur sempre strumento al servizio della comunità. Dobbiamo renderci conto che ci sono i presupposti per diversificare l’economia ionica puntando ad uno sviluppo che sia alternativo all’Ilva. Più che mai occorre cercare di essere costruttori di economia, di ragionare di metodi e di impegni per il nostro territorio. Ripartendo dal tavolo Cis, ripartendo dalla stessa legge Taranto dando seguito, tutti nessuno escluso, al tavolo tecnico che dovrà disegnare il piano strategico Taranto futuro prossimo. Questa fase deve diventare ancora di più quella della responsabilità, dell’unità tra le persone appassionate di bene comune”