ROMA – La Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha confiscato beni e disponibilità finanziarie, per 6 milioni di euro, nei confronti di Gerio Ciaffa pluripregiudicato foggiano residente in Ordona (FG), già coinvolto nell’ambito dell’operazione “Black Land”. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Foggia – Seconda Sezione Penale Ufficio Misure di Prevenzione, su proposta del Procuratore Aggiunto di Bari, dott. Roberto Rossi ed i Sostituti Procuratori, Dott. Renato Nitti e Dott. Giuseppe Gatti, della Procura della Repubblica di Bari, a seguito di complesse investigazioni patrimoniali svolte dalla DIA.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Foggia, Seconda Sezione Penale Ufficio Misure di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Bari, a seguito di complesse investigazioni patrimoniali svolte dalla Dia su un traffico di oltre 300mila tonnellate di rifiuti tossici dalla Campania. La confisca odierna è relativa al precedente sequestro dell’ ottobre 2016 di beni del valore di oltre 5,4 milioni di euro eseguito dalla Dia di Bari, nei confronti del pregiudicato foggiano Gerio Ciaffa, coinvolto e già condannato in appello a tre anni, nove mesi e dieci giorni di reclusione – nell’operazione ‘Black land’ a seguito di investigazioni patrimoniali, svolte dal Centro Operativo DIA di Bari, che hanno consentito di acclarare una netta sproporzione tra i redditi dichiarati da lui e dal suo nucleo familiare, ai limiti della normale sopravvivenza, rispetto agli ingenti investimenti effettuati nel periodo oggetto di accertamento, risultati essere frutto di proventi illeciti.
La confisca ha riguardato, nello specifico:
- la “Edil C. s.r.l.”, con sede in Ordona (FG), contrada Cavallerizza snc, esercente l’attività di trattamento e smaltimento rifiuti;
- la “P.L. trasporti s.r.l.”, con sede in Ordona (FG),contrada Cacciaguerra snc, esercente l’attività di trasporto merci su strada;
- la “Ciaffa Bioagri società semplice agricola”, con sede in Ordona (FG), proprietaria di enormi appezzamenti di terreno coltivati principalmente ad ortaggi e cereali;
- 79 appezzamenti di terreno ubicati in Ordona (FG), Orta Nova (FG) e Cerignola (FG), per un totale di circa 179 ettari, di proprietà della “Ciaffa Bioagri società semplice agricola”;
- 3 fabbricati rurali della “Ciaffa Bioagri società semplice agricola”, ubicati nell’agro di Ordona (FG);
- 2 immobili in Castelluccio dei Sauri (FG);
- 61 mezzi, la maggior parte dei quali escavatori, pale meccaniche, mezzi agricoli e camion;
- disponibilità finanziarie, consistenti in conti correnti, libretti di deposito e polizze assicurative.
Nell’ambito della precedente inchiesta penale sul traffico di rifiuti nei territori di Orta Nova e Ordona erano già stati sottoposti a sequestro preventivo per equivalente beni del valore di oltre 20 milioni di euro. La Dia coordinata dall’ufficio misure di prevenzione della Direzione Distrettuale Antimafia barese in altre due diverse operazioni avevano eseguite altrettante confische di beni per oltre 200mila euro nei confronti dei pregiudicati Arcangelo Brandonisio elemento di vertice della criminalità organizzata cerignolana (già condannato alla pena della reclusione di otto anni) e Luigi Nardino (di San Severo) pregiudicato per aver reati in violazioni delle direttive comunitarie relative ai rifiuti, coinvolti in due distinti procedimenti per traffico di droga.
Il Tribunale di Foggia – Seconda Sezione Penale Ufficio Misure di Prevenzione, ha disposto, inoltre, nei confronti del Ciaffa la misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per 4 anni, con obbligo di soggiorno nel comune di Ordona (FG).