MILANO – Silvio Berlusconi rinviato a giudizio nel “caso Ruby Ter“. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Milano Maria Vicidomini , che ha mandato a processo anche 4 “olgettine” nel filone giudiziario relativo ai versamenti più recenti effettuati dall’ex premier alle giovani ragazze, commettendo i reati di “corruzione in atti giudiziari” e “falsa testimonianza“. La prima udienza del processo si celebrerà il prossimo 9 maggio dinnanzi al tribunale di Milano dove il presidente di Forza Italia è già sotto processo con altri 23 imputati nel filone principale dell’inchiesta partita nell’estate 2010, con le deposizioni dell’allora minorenne di origine marocchina, Ruby, che a fatica svelava quelle cene ad Arcore in mezzo ad aspiranti starlette della televisione. Grazie soprattutto a intercettazioni e al racconto di poche ospiti che lasciarono Arcore indignate, il quadro cristallizzato dalla procura descriveva serate di sesso e pagamenti effettuati da Berlusconi.
Secondo quanto ha accertato la procura di Milano, Berlusconi, attraverso il suo contabile personale ragioniere Giuseppe Spinelli, “fino dall’ottobre 2016“, avrebbe versato circa 400 mila euro e fornito altre “utilità” ad Aris Espinoza, Miriam Loddo Elisa Totti e Giovanna Rigato, per mantenere il silenzio sulle inchieste della magistratura e per rendere testimonianze reticenti o “aggiustate” nel processo Ruby, concluso con l’assoluzione definitiva di Berlusconi dalle accuse di concussione e prostituzione minorile. I versamenti sarebbero stati effettuati nonostante il processo Ruby fosse ancora in corso. La Rigato, infine, è imputata anche di “tentata estorsione“, per aver preteso una cifra milionaria per i suoi silenzi davanti agli inquirenti.
Nella mattinata di ieri il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio avevano chiesto al gip Vicedomini i rinvii a giudizio nell’ambito di uno dei filoni del processo ‘Ruby Ter’, quello che riguarda i versamenti effettuati dai conti di Berlusconi a Aris Espinosa, Elisa Toti, Giovanna Rigato e Miriam Loddo. L’ipotesi della Procura è che le ragazze avrebbero edulcorato le loro testimonianze ai processi del ‘Rubygate‘, in cambio di 400milaeuro e di altre utilità. Il suo legale Avv. Federico Cecconi, ha sostenuto che Berlusconi “come nel primo processo si dimostrerà la sua innocenza“. Nel primo filone dell’inchiesta, nel quale Berlusconi era imputato di reati legati alla prostituzione, arrivò una condanna in primo grado e successivamente l’assoluzione piena in Cassazione.
Il gip Vicedomini ha respinto la richiesta di Giovanna Rigato di essere giudicata con il rito abbreviato, condizionato dalla possibilità di sentire in udienza Francesca Cipriani, al momento in Honduras per partecipare all’Isola dei Famosi, e di un manager di Mediaset.