di Antonello de Gennaro
Dalle registrazioni trasmesse da Striscia la Notizia sulle conversazioni ed affermazioni di Michele Mazzarano, il consigliere regionale del PD di Massafra (Taranto) dimessosi da assessore dopo la vicenda del voto di scambio finita in Procura a Taranto, sono emerse non poche strane coincidenze relative ai dipendenti di aziende che gravitano intorno alla ASL di Taranto. . Nella puntata andata in onda ieri sera (vedi QUI) , l’inviato Pinuccio ha fornito alcuni elementi per evidenziare un giro di parentele “illustri” tutti assunti presso un azienda informatica tarantina
Il CORRIERE DEL GIORNO è in grado di rivelarvi tutti i nomi, come sempre in “esclusiva”. Pinuccio in apertura del servizio ha parlato del “fratello di un politico di spessore dell’ Ente Provincia di Taranto” e cioè di Giovanni Tamburrano, fratello di Martino Tamburrano ( Forza Italia) attuale presidente della Provincia di Taranto, il quale ci ha precisato che “mio fratello lavora alla SINCON dal 2001“.
Dopodichè l’inviato di Striscia ha parlato della “moglie di un Sindaco di un Comune vicino a Taranto”, e cioè della signora Gianna Ludovico, moglie di Giovanni Gugliotti Sindaco di Castellaneta che abbiamo provato a contattare lasciandogli persino dei messaggi in segreteria telefonica a cui ha fatto seguito soltanto un laconico silenzio. Nessuna risposta.
Dopodichè si è parlato del “cugino di un ex-consigliere della Provincia di Taranto, già candidato sindaco in un Paese” che sarebbe Domenico Miccolis , cugino di Vito Miccolis candidato sindaco di Massafra nel 2011 ed ex consigliere provinciale del Partito Democratico .
Altri due riferimenti sono stati fatti a 2 esponenti del coordinamento del PD di Massafra, che sarebbero Piermario Pagliari e Gianpiero Pagliari, entrambi legati al gruppo di Michele Mazzarano, che fanno capo alla corrente Fronte Democratico che fa capo a Michele Emiliano. Come meravigliarsi quindi quando un cittadino manda un mail-PEC al presidente della Regione Puglia e nessuno gli risponde dopo quasi due anni ? Trattasi di politica “monnezza” !
Ma nella SINCON hanno trovato lavoro facilmente anche non pochi parenti illustri” di dirigenti dell’ ASL Taranto. Come “il figlio di un ex direttore amministrativo dell’ ASL Taranto” che sarebbe il “rampollo” Giuseppe Mancini, figlio del dr. Massimo Mancini, ( a lato nella foto) attuale direttore direttore amministrativo dell’ Ospedale Oncologico di Bari.
La lista dei parenti elencati da Pinuccio continua con “2 cognati di un dirigente area invalidità ASL” . Il dirigente in questione è Nehludoff Albano responsabile Sistemi Informativi e Telematici e Commissione Invalidità dell’ ASL Taranto, che ha sistemato la cognata Rita Palmisano e lavora nello stesso settore (invalidi) del parente “illustre” , mentre l’altro cognato Giovanni Lombardi lavora per la VIS vigilanza chiaramente sempre presso l’ ASL.
Fra i riferimenti emersi nel servizio di Striscia la Notizia, si parla anche della “figlia di un responsabile di dipartimento, sempre dell’ ASL Taranto” che sarebbe Nicoletta Pisconti figlia del dottor Salvatore Pisconti responsabile dipartimento oncoematologico dell’ ASL Taranto. Quindi Pinuccio è parlato di una famiglia “marito e moglie che lavorano all’ ASL ed i due figli che lavorano in un’azienda che prende appalti” e cioè di Francesco e Marica Gravina figli di Giovanni Gravina (Organismo Indipendente di Valutazione ASL Taranto) ed Aurora Ciulli ( Staff Ufficio Gestione Amministrativa del Personale Convenzionato ASL Taranto) .
Concludono la “carrellata” della puntata di Parentopoli “il figlio e genero di una dipendente dell’ area tecnica dell’ ASL, che ha sistemato l’altro figlio in una società che fa vigilanza che prende appalti sempre dall’ ASL“. La dipendente sarebbe Piera Fiorentino segretaria dell’Ing. Paolo Moschettini (area Gestione TecnicaASL di Taranto), la quale ha “sistemato” la figlia Claudia Galluzzo che è sposata con Giannico Andrea anch’egli dipendente della stessa società che lavora per l’ ASL. E Gianluca Galluzzo l’altro figlio della Fiorentino lavora invece alla VIS. Un vero “cuore di mamma” !
Pinuccio si è recato presso la società informatica tarantina, il cui amministratore unico Antonio Nicola Galeone (a lato nella foto) che vi lavora dal 1989, ha preferito non farsi trovare e non rispondere ad eventuali domande e richieste di chiarimenti. Avrà forse qualcosa da nascondere ? L’inviato di Striscia la Notizia ha correttamente ricordato che la società in questione è una società privata e quindi libera di assumere chi vuole, solo che quando assume parenti dei propri principali clienti, forse è necessario soffermarsi a fare qualche considerazione di ordine morale. Per gli aspetti legali è “competenza della Procura” come ama ricordare il Procuratore capo di Taranto, dr. Carlo Maria Capristo
Facendo qualche ulteriore ricerca abbiamo trovato qualcosa di pruriginoso. Infatti proprio Galeone, nel 2010 fu unico destinatario, del provvedimento giudiziario con il quale il pm Enrico Bruschi chiese il rinvio a giudizio a carico della società, e della Asl di Taranto ipotizzando i reati di “Abuso d’ufficio e frode in pubbliche forniture a vario titolo le contestazioni“.
La gestione dei servizi informatici dell’ ASL Taranto venne affidata attraverso una convenzione diretta. Qualche anno dopo scattata l’inchiesta gli investigatori eseguirono delle perquisizioni negli uffici della direzione generale dell’azienda sanitaria e in tutti gli ospedali. Volevano verificare l’iter attraverso il quale il servizio di informatizzazione della ASL era stata affidato e le modalità con le quali il servizio era stato espletato. Al centro delle indagini un appalto per la fornitura di servizi di help disk per un valore di oltre 2 milioni e mezzo di euro. Gli investigatori coordinati dalla Procura tarantina nel corso delle indagini hanno ascoltato numerosi dipendenti della società che lavoravano distaccati presso le varie sedi dell’Azienda sanitaria locale. Hanno inoltre acquisito numerosi documenti riguardanti la convenzione tra ASL e la società, fatture, progetti per la realizzazione della rete informatica.
Ma come dicevano i Greci “Se Atene piange Sparta non ride…”. Infatti i principali oppositori della gestione della Camera di Commercio di Taranto, e cioè i vertici della CONFCOMMERCIO TARANTO che in queste ore stanno festeggiando l'”inchiesta Parentopoli“, in realtà hanno ben poco da sorridere. Anche loro hanno non pochi scheletri negli armadi, anche nei rapporti con Michele Mazzarano e con il suo predecessore Loredana Capone, per l’erogazione “allegra” di contributi da parte della Regione Puglia e la eccessivamente costosa progettazione e realizzazione di portali internet pressochè inutili ed abbandonati al loro destino, a spese del contribuente.
Soldi che guarda caso finivano sempre nelle casse della società e consorzi gestiti e controllati da Aldo Manzulli (un professore di istituto tecnico) la cui società di famiglia INFOSYSTEM è pressochè inattiva vicina al fallimento e che ora opera con nuove società dal nome simile, la INFOSYSTEM SMART SECURITY. Ma questo ve lo racconteranno nelle prossime puntate di questa inchiesta.
E possiamo garantirvi sin d’ora che anche alla CONFCOMMERCIO di Taranto avranno ben poco da ridere e festeggiare…
Lunedì andrà in onda su STRISCIA LA NOTIZIA una nuova puntata dedicata alle altre società che lavorano con l’ ASL Taranto specializzate in sistemare gli “amici degli amici“
LE PUNTATE DELL’INCHIESTA LE TROVATE NELL’APPOSITA SEZIONE “LE INCHIESTE DEL CORRIERE” (Vedi QUI)
P.S. CHIARAMENTE IL CORRIERE DEL GIORNO E’ SEMPRE A DISPOSIZIONE DEI LETTORI O DELLE PERSONE CITATE PER EVENTUALI RETTIFICHE E/O PRECISAZIONI DA FORMULARSI NELLE FORME E TERMINI PREVISTI DALLE NORME DI LEGGE SULLA STAMPA.