ROMA – Sul curriculum di Giuseppe Conte, aspirante premier indicato dall’alleanza M5S-Lega in realtà non si sa un granchè : la maggior parte delle informazioni sulle sue esperienze lavorative e di studio riportate dai giornali arrivano da un curriculum redatto da lui stesso e disponibile sul sito dell’Associazione civilisti italiani, mentre un secondo curriculum si trova sul sito della Camera dei deputati. Ma, alcune cose competenze ed esperienze elencate da Conte nei suoi curriculum, però, non trovano riscontro.
Una delle cose dichiarate da Giuseppe Conte nel curriculum dell’Associazione civilisti italiani è che tra il 2008 e il 2009 avrebbe “perfezionato” i suoi studi giuridici alla New York University, di cui una portavoce ha però dichiarato all’autorevole quotidiano americano New York Times di non avere trovato traccia della presenza di Conte né come insegnante né ricercatore né come studente. Secondo Michelle Tsai, portavoce della New York University, è possibile al massimo che Conte abbia frequentato dei corsi da uno o due giorni organizzati dall’università e per i quali non vengono conservati documenti. La Tsai ha escluso che Conte tra il 2008 e il 2009 abbia frequentato dei veri corsi di Legge offerti dall’università.
Jason Horowitz corrispondente dall’Italia del quotidiano New York Times indica Conte “senza alcuna base politica o esperienza governativa, la qualifica principale di Conte potrebbe essere la sua volontà di attuare un programma governativo concordato dai leader del partito populista“. Il quotidiano newyorkese ricorda che Di Maio e Salvini erano entrambi “candidati premier” e desideravano disperatamente il potere. Durante la campagna elettorale – continua il NYT – “si lamentavano costantemente che l’Italia non avesse avuto un primo ministro eletto direttamente dagli elettori per anni. Il M5S in particolare è salito alla ribalta nell’ultimo decennio, condannando i politici professionisti e presentandosi come elementi di cambiamento radicale”. Ma adesso, vogliono entrambi dimostrare che Conte “riflette la volontà degli elettori, molti dei quali non avevano mai sentito parlare di lui, hanno cercato di caratterizzare lui e il governo che nominalmente avrebbe guidato come “profondamente politico“.
Sul curriculum di Conte disponibile sul sito della Camera presentato dallo stesso Conte nel 2013 quando venne indicato dal Parlamento come membro del Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa – c’è scritto (leggi QUI) che “dall’anno 2008 all’anno 2012 ha soggiornato, ogni estate e per periodi non inferiori a un mese, presso la New York University, per perfezionare e aggiornare i suoi studi“, una formulazione che sembra in forte contraddizione con quanto dichiarato dalla New York University, che nega e smentisce il tutto.
Un comunicato diffuso martedì ed un articolo odierno apparso sul blog ufficiale dal Movimento 5 Stelle sostiene che “nel suo curriculum Giuseppe Conte ha scritto con chiarezza che alla New York University ha perfezionato e aggiornato i suoi studi. Non ha mai citato corsi o master frequentati presso quella università” e, più avanti, aggiunge che “Conte, come ogni studioso, ha soggiornato all’estero per studiare, arricchire le sue conoscenze, perfezionare il suo inglese giuridico”. Questa precisazione in realtà, nel suo consueto “stile”…opaco ed effimero del M5S, aggiunge ben poco a quanto già si sapesse e non chiarisce in alcun punto dubbi sulle cose che non tornano. Secondo il blog del M5S “La stampa internazionale e quella italiana invece si stanno scatenando su presunti titoli che Conte non ha mai vantato per farlo apparire come un imbroglione” . In realtà , continua a non essere chiaro che tipo di corsi abbia seguito Conte alla New York University. Punti sui quali il M5S tace….e non chiarisce !
Sempre nel suo curriculum disponibile sul sito della Camera, inoltre, Conte scrive di essere stato “designato“» a far parte del Social Justice Group istituito presso l’Unione Europea. L’Unione Europea però non ha nessun organo che si chiama in questo modo. Nei primi anni Duemila era invece attivo un collettivo di professori di varie università europee chiamato “Social Justice in European Private Law” e definito con quel nome, che aveva pubblicato un Manifesto nel 2004. Martijn Hesselink, capo dei professori che ha coordinato la stesura del documento, ha dichiarato al quotidiano online ilPost che Conte “non è stato membro del Social Justice Group che ha scritto, firmato e pubblicato il manifesto“. Hesselink contesta inoltre anche la formula “designato” con cui Conte ha presentato la sua presunta collaborazione: “Il collettivo si è auto-costituito, nessuno è stato designato a farne parte“. Da un libro universitario pubblicato nel 2009 sembra che Conte si sia limitato a firmare il manifesto un anno dopo la sua pubblicazione, assieme a una ventina di altri esperti.
Nel cv di Conte, premier indicato dall’alleanza M5S-Lega si parla “attività di ricerca scientifica” svolta presso il Girton College della Cambridge University nel settembre 2001, ma l’agenzia di stampa internazionale Reuters sostiene che in quel periodo l’istituzione fosse chiusa per le vacanze estive. Si legge inoltre di attività scientifica svolta alla università francese Sorbona nell’estate del 2000, ma un responsabile amministrativo dell’Université Paris 1 Panthéon- Sorbonne ha diciarato all’Ansa di non aver trovato quel nome nella banca dati.
Le mine sulla strada di Conte sino numerose. Non solo legate agli studi: fa discutere il suo legame con la vicenda Stamina, avendo difeso da avvocato la famiglia simbolo del movimento a favore del metodo di Vannoni. Il quotidiano il Foglio ha acceso una luce poco chiara sulla dichiarazione di Giuseppe Conte di aver aperto, dal 2002, uno studio legale con il prof. Alpa ma dal suo studio legale precisano che “questo non è uno studio di associati”, il settimanale l’Espresso ha scoperto bella banca dati della Conservatoria di Roma un’informazione sul professor Giuseppe Conte che ancora non si conosceva: il candidato premier in pectore del governo Di Maio-Salvini nel 2009 s’è visto arrivare un’ipoteca legale da parte di Equitalia per un importo di oltre 52 mila euro. Un’ipoteca che l’agenzia fa direttamente sulla casa romana di proprietà del docente dell’ Università di Firenze, per un “importo capitale” di 26 mila euro di cui ad ora non si conoscono precisamente le origini. Dettagli più o meno importanti della sua biografia che Di Maio commenta come “azione inaudita e inedita di violenza“.
Il curriculum di Giuseppe Conte sembra “traballare” non poco. Dopo il caso del master mai effettuato dal portavoce del M5S Rocco Casalino (leggi QUI) adesso è il turno di quello di Giuseppe Conte è forse un altro caso caso di presunto inesistente “hackeraggio” , o forse di un nuovo curriculum scritto “a propria insaputa” … ? La storia del curriculum inattendibile non è facile per il professore Per Di Maio e Salvini rischia di concludersi ancora peggio.