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24 Novembre 2024 10:12

Il presidente della Provincia di Taranto, Tamburrano sospeso per tre mesi. Non potrà fare nomine o dare incarichi al CTP

A causa della "follia" amministrativa di Tamburrano, Marraffa e Cuzzocrea, i 290 dipendenti di CTP Taranto non hanno ancora ricevuto lo stipendio e chissà quando lo vedranno nonostante l'azienda sia sana ed abbia sui suoi conti bancari i soldi per pagarli. La vicenda verrà spiegata dal nostro direttore Antonello de Gennaro questa sera intorno alle ore 19 nella sua diretta "OreDiciannove e dintorni"  online sulle pagine pubbliche Facebook ed Instagram

ROMA – Come esclusivamente il CORRIERE DEL GIORNO aveva sostenuto sin dal primo momento della diatriba Tamburrano-Falcone, il comportamento del presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano di rimuovere e sostituire Roberto Falcone con la contestuale nomina vergognosa Giuseppe Marraffa al posto dell’ amministratore unico di CTP Taranto spa,  era illegittimo e quindi illegale,  e circostanza ancora più grave è stato il comportamento illegale del collegio sindacale che ha consentito tutto ciò.

CTP Provvedimento_ai_sensi_dellart.18_dlgs39.2013

 

Tamburrano conseguentemente alle sue “follie” politiche, è arrivato il provvedimento di sanzione al presidente della Provincia Martino Tamburrano per la nomina irregolare dell’amministratore unico di CTP Taranto spa, ed è stato interdetto al conferimento di incarichi di propria competenza per il periodo di tre mesi a partire dal 29 maggio scorso, che significa che praticamente sino alla fine del suo mandato di presidente della Provincia di Taranto è un presidente dimezzato.

Martino Tamburrano

Come al solito negli uffici della Provincia i dirigenti, funzionari e avvocati interni stanno cercando di trovare una soluzione, mediante l’ approvazione di un regolamento per delegare un altro rappresentante per l’assemblea societaria di CTP che si terrà venerdì. Un’ escamotage a forte rischio di illegalità, che potrebbe aggravare ulteriormente le vicende penali in seno all’ Amministrazione Provinciale che vede il suo presidente Tamburrano iscritto nel registro degli indagati della Procura di Taranto a seguito delle denunce presentate dal dr. Roberto Falcone.

Questi i fatti: Tamburrano chiedeva all’ amministratore unico Falcone la convocazione dell’ assemblea societaria del CTP con all’ordine del giorno la sua rimozione. Falcone rispondeva a Tamburrano che la sua richiesta di convocazione era illegittima in quanto egli essendo decaduto dal suo incarico non poteva chiedere alcuna convocazione. Tamburrano si rivolgeva al presidente del Collegio sindacale dr.ssa Tullia Cuzzucrea la quale intimava a Falcone di indire l’assemblea societaria, che quindi veniva indetta per la data del 9 maggio 2018 . In detta occasione interveniva persino la DIGOS della Questura di Taranto a seguito di alcuni scontri dialettici e verbali fra i due litiganti (Falcone e Tamburrano) che rischiavano di degenerare.

 

la visura camerale di CTP da cui si evince che la dichiarazione di Tamburrano che sosteneva che Marraffa non aveva accettato l’incarico, era FALSA e CONTRARIA al vero

 

Quindi lo scorso  9 maggio, il presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano nominava illegittimamente e conseguentemente illegalmente il suo ex-assessore Giuseppe Marraffa (accanto nella foto) ad Amministratore Unico di CTP spa, nonostante costui si trovasse nella palese condizione di inconferibilità in base all’articolo 7 comma 2 del decreto legislativo 39 dell’aprile 2013,  essendo stato assessore e componente della giunta del Comune di Massafra (azionista peraltro di CTP spa) nei due anni precedenti alla nomina del 9 maggio scorso di amministratore unico nel CTP .

Peraltro lo stesso Marraffa presiedeva persino l’ Organismo di Vigilanza del CTP da cui incassava (nonostante fosse pensionato…) la bellezza di 12mila euro l’anno, grazie a chi l’aveva nominato, e cioè il Presidente della provincia Martino Tamburrano !

Le vigenti norme di Legge prevedono che  Comuni e/o Amministrazioni Provinciali con più di 15mila abitanti e Unioni con la stessa dimensione non possono attribuire incarichi di amministratore in società o organismi sottoposti al loro controllo a soggetti che siano stati nei due anni precedenti amministratori locali negli enti conferenti senza indicare alcun limite dimensionale,  o che nell’anno precedente siano stati amministratori locali di un comune o un’unione con più di 15mila abitanti.

Quindi sulla base di quanto previsto  il responsabile anticorruzione e trasparenza dr. Giuseppe Murgolo ha contestato la presunta inconferibilità dell’incarico di Amministratore unico a Marraffa invitandolo a eventuali osservazioni; il 29 maggio, accertata la sussistenza dei presupposti dell’articolo 8 del decreto legislativo 39 del 2013,  adottava il provvedimento di nullità del conferimento.

Ieri, il consiglio provinciale di Taranto ha approvato un nuovo regolamento (peraltro nullo ed illegittimo di cui i consiglieri potrebbero rispondere) facendo riferimento allo stesso decreto legislativo del 2013. I consiglieri provinciali  credono di aver risolto il tutto con un regolamento che di fatto è nullo poichè a dover applicare quel regolamento di fatto dovrebbe essere CTP, che a qualcuno sfugge è a tutti gli effetti civilistici una Società per azioni che ha come socio di maggioranza la Provincia di Taranto ma ima fra i soci compaiono i 23 Comuni della provincia jonica, a partire dal Comune di Taranto

Una situazione allucinante che purtroppo non si chiarirà definitivamente dopodomani, come qualcuno erroneamente ha scritto, in quanto non sarà facile far passare all’approvazione dell’assemblea dei soci un regolamento deciso al di fuori della stessa assemblea dal socio di maggioranza, e cioè dalla Provincia di Taranto. Una sola cosa è certa: a causa della “follia” amministrativa di Tamburrano, Marraffa e Cuzzocrea, i 290 dipendenti di CTP Taranto non hanno ancora ricevuto lo stipendio e chissà quando lo vedranno nonostante l’azienda sia sana ed abbia sui suoi conti bancari i soldi per pagarli.

Non si possono condividere neanche le accuse di Tamburrano nei confronti di Falcone di aver distrutto il CTP Taranto, allorquando la sua gestione nonostante gli oltre 50 assunti da un concorso indetto dall’ex-direttore Rochira prima di andare in pensione, secondo quanto risulta dai bilanci pubblici disponibili sul sito della società,  è sempre stato attiva con utili esercizio, ed al contrario delle precedenti gestioni, i bilanci firmati da Falcone si sono sempre chiusi in attivo.

CTP Documento_attestazione_odv

Ed incredibilmente a certificarlo è stato proprio lo stesso Marraffa. come si evince dalla sua stessa attestazione disponibile nella sezione Amministrazione Trasparente del CTP Taranto spa. Quindi  dai documenti in nostro possesso emerge che o Tamburrano dice il falso, o Marraffa non ha vigilato ed ha certificato il “falso” unitamente al Collegio Sindacale. A questo punto spetterà alla Magistratura Penale e Contabile accertarlo, e ci auguriamo lo faccia nel più breve tempo possibile, trattandosi di soldi ed incarichi “pubblici”.

La vicenda verrà spiegata più approfonditamente dal nostro direttore Antonello de Gennaro questa sera intorno alle ore 19 nella sua diretta “OreDiciannove e dintorni”  online sulle nostre pagine pubbliche dei socialnetwork Facebook ed Instagram

 

 

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