ROMA – Oggi pomeriggio in una clinica di Genova si è spento Francesco Forleo, ex parlamentare del Pci prima e del Pds poi, nativo di Brindisi, aveva 76 anni. Frequentò l’Accademia di Pubblica sicurezza negli anni ’60, divenendo ufficiale di P.S. Fu in servizio a Roma e Genova. Nel 1972 da capitano ottenne la medaglia d’oro al valor civile per aveva recuperato la salma di uno speleologo.
Venne eletto deputato alla Camera nel 1987 nella circoscrizione Liguria con il PCI e fu componente della Commissione Affari Costituzionali ed Interno. Rieletto nel 1992 con il PDS e restò a Montecitorio fino al 1994, quando rientrò in servizio come funzionario nella Polizia di Stato e venne nominato Questore di Brindisi. Nel 1996 venne trasferito e promosso a Questore di Firenze e due anni dopo divenne Questore di Milano.
Forleo fondò il sindacato di polizia Siulp negli anni ’80 e venne arrestato mentre era a Brindisi perché accusato di avere preso parte a una sparatoria con dei contrabbandieri che avvenne la notte tra il 14 e il 15 giugno 1995. Durante un pattugliamento, l’elicottero con a bordo Forleo incrociò uno scafo: durante il conflitto a fuoco morì il contrabbandiere Vito Ferrarese, che non era armato.
Tre anni piu tardi dalla decisione della Procura di Brindisi di indagarlo per omicidio colposo assieme a diversi colleghi perché secondo il pm, dopo l’omicidio venne organizzata una messinscena e sullo scafo fu posta una mitraglietta.
Condannato in appello nel 2007, la sentenza fu annullata con rinvio quattro anni più tardi dalla Cassazione. La sua posizione nel secondo appello, dove i magistrati avevano chiesto per lui 14 anni e 4 mesi, è stata stralciata perché una perizia riscontrò un “declino cognitivo grave e irreversibile”.
La vicenda giudiziaria che coinvolse Forleo si è chiusa nel 2015, con la condanna di Piero Antonacci, vice-questore ed ex capo della Mobile brindisina, condannato per omicidio volontario con dolo eventuale a 15 anni e sei mesi, recentemente ridotti di 5 anni e 10 mesi da una grazia parziale concessa lo scorso febbraio dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Secondo i giudici della Suprema Corte di Cassazione, era stato lui ad impugnare la mitraglietta M12 prelevata abusivamente dalla questura di Brindisi, e non Forleo.
L’ultimo incarico Francesco Forleo lo aveva avuto come prefetto commissario dell’emergenza rifiuti di Napoli all’epoca della giunta regionale campana guidata dal governatore Bassolino.
Si è spento in una struttura di assistenza sanitaria di Genova dove ha trascorso gli ultimi anni, città in cui vivono la moglie e la figlia.