ROMA – “Dopo l’atteso primo incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo economico, avvenuto a valle di un percorso avviato nei giorni scorsi tra il ministro Di Maio e Arcelor Mittal al fine di preparare un’integrazione al piano ambientale da presentare a tutte le parti, ci saremmo aspettati dal Governo e dalle istituzioni coinvolte un apprezzamento sulle migliorie apportate al piano“, commenta il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella.
“Del resto ci sono state diverse integrazioni, dal Dpcm del 29 settembre 2017 – continua Palombella– in particolare quelle presentate ai tavoli istituzionali del 16 novembre e del 20 dicembre 2017 che venivano da tutti considerate già allora conclusive. Le dichiarazioni del ministro di un suo parziale apprezzamento vanificano tutti gli sforzi messi in campo fino a oggi e contribuiscono a determinare un clima di incertezza e soprattutto non chiariscono definitivamente la prospettiva all’orizzonte“.
“Inoltre noi abbiamo provato a seguire il percorso – aggiunge il Segretario generale della Uilm – che il ministro ha indicato subito dopo l’incontro di ieri, ovvero quello di riavviare il dialogo con Arcelor Mittal e abbiamo verificato immediatamente che la trattativa tra noi e l’azienda ha difficoltà a procedere perché continuano ad essere presenti gli esuberi e soprattutto perché manca la volontà politica da parte del ministro Di Maio di far ripartire una trattativa e concluderla con un accordo“.
C0ntattato dal CORRIERE DEL GIORNO, Palombella ha “scoperto” i giochi politici di Di Maio: “la verità è che mancano i finanziamenti e la copertura finanziaria per gli ammortizzatori sociali previsti per i 3.000 esuberi non previsti dal piano Mittal“