ROMA – Potrebbe finalmente essere arrivata l’ attesa svolta per un futuro migliore del porto di Taranto, dopo la riunione di ieri del Comitato di gestione dell’AdSP del Mar Ionio, che fa seguito alla seduta dello scorso 4 luglio: nella riunione di ieri è stato infatti deciso su proposta del presidente dell’ Autorità portuale jonica di dichiarare definitivamente conclusa la procedura di confronto attraverso lo strumento del dialogo competitivo dello scorso 11 maggio 2018, fra le due società che avevano avanzato alcuni mesi fa la propria candidatura per ottenere in concessione l’uso di una parte della banchina del molo polisettoriale.
A contendersi la gestione della banchina sono la Marine Gate S.r.l., la Southgate Europe Terminal Consorzio (con attività esterna), la TARAS Terminal s.r.l. e la costituenda associazione temporanea d’impresa tra Interminal s.r.l. ed Ecologica S.p.A. A seguito della decisione adottata è stato decido deciso di passare alla pubblicazione per quaranta giorni, ed alla valutazione della domanda di rilascio della concessione presentata lo scorso 3 luglio, il giorno precedente la riunione del comitato di gestione, dalla società turca Yilport Holding AS.
La decisione è stata adottata, come chiarisce una nota dall’Autorità Portuale di Taranto, a seguito di una preliminare valutazione positiva effettuata della Commissione Interna Permanente, e considerando la rilevanza del proponente e della portata della richiesta di concessione rispetto alle altre istanze pervenute, “tali da far emergere, sotto vari punti di vista, l’evidente opportunità di perseguimento degli interessi pubblici tesi a garantire la più ampia e proficua utilizzazione del Molo Polisettoriale, il rilancio occupazionale, l’incremento dei traffici portuali e della logistica, nonché la valorizzazione del ruolo del porto di Taranto e del sistema portuale italiano nello scenario del Mediterraneo con riferimento alle programmazioni TEN-T e BRI (Belt and Road Initiative)”. Secondo fonti condizionali, la decisione sull’eventuale affidamento della banchina del molo ai turchi della Yilport, potrebbe essere adottata entro la fine del prossimo settembre.
Una nuova ennesima “sconfitta” politica (ma anche tecnica) per il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, (in passato peraltro a capo del consorzio Ionian Shipping) il quale, provando forse qualche rancore e gelosia imprenditoriale non essendo riuscito prima di darsi alla politica, di condurre in porto alcun iniziativa valida in merito al porto, aveva manifestato nei giorni scorsi sulla solita stampa a mezzo servizio….dubbi ed un palese ostracismo sul buon esito della procedura di assegnazione in corso.
Melucci ignora o fa finta di ignorare che l’ holding turca Ylport il primo operatore portuale globale turco, operando nei porti della Turchia a Gebze, Solventas, Gemport, Rotaport, nei porti del Nord Europa di Oslo, Gavle, Stoccolma Nord, nei porti iberici del Portogallo, di Liscont, F. Da Foz,, Sotagus,Leixoes, Aveiro, Setubal, ed in Spagna a Huelva, e Ferrol. in Sudamerica a Puerto Bolivar in Ecuador e Paita, Perù, ed a Marsaxlokk, a Malta .
Table_of_Contents_ARGCTO_2018Qualcuno dovrebbe spiegare all’ormai ex-agente marittimo Melucci, la cui attività come abbiamo già reso erano state poco redditizie chiudendo in perdita, prima di una serie di trasformazioni societarie (che per molti operatori sarebbe solo di “facciata” per poter fare il Sindaco di Taranto ) che il gruppo turco ha creato delle strutture di livello mondiale e multifunzionali su scala internazionale, con una strategia di crescita della società per diventare il primo 10 operatore globale di porto entro il 2025. I numeri segnalano che l’azienda è sulla buona strada per raggiungere questo obiettivo, considerando che la Yilport Holding è stata acclamata come il 15 ° più grande operatore di terminal internazionale nel mondo sulla classifica 2016 di Drewry.
O forse un porto più attivo metterebbe a rischio alcuni equivoci interessi … delle società dell’ex- socio di Melucci, tale Fulvio Carlini (a lato nella foto) accertato evasore fiscale dalla Guardia di Finanza di Genova (di cui ci siamo già occupati – Leggi QUI) , fra le quali compare anche la ex Melucci Shipping (ora Meridian Shipping & Chartering) che si è aggiudicata delle commesse dal Gruppo Cimolai per il trasporto su gomme di lavorazioni siderurgiche destinate alla copertura dei parchi terminali dello stabilimento ILVA di Taranto , darebbe fastidio agli “affari” fra Varazze e Crispiano… sulle quali sarebbero in corso indagini di polizia giudiziaria di due Procure?
A proposito qualcuno dovrebbe chiedere a Melucci qualcosa: che fine hanno fatto gli scali delle navi turistiche da lui annunciate “trionfalmente” durante la sua campagna elettorale ? O per vederle, bisogna chiamare a “Chi l’ha visto ? “ ???