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22 Novembre 2024 06:28

Flavio Briatore in Tribunale a Genova : “Sono senza soldi”

Presentatosi in Procura per l'interrogatorio di garanzia sulle nuove accuse di corruzione relative al suo yacht, Briatore all'ingresso del tribunale si è visto chiedere di depositare anche il portafoglio per i controlli di rito . "Ma se non ho soldi!", è stata la sua risposta ironica

GENOVA – È stato un lunedì diverso dal solito per Flavio Briatore che questa mattina è arrivato poco dopo le 9 dinnanzi al tribunale dal capoluogo ligure, accompagnato dai suoi avvocati ed ha salutato i giornalisti  presenti scherzando “Che accoglienza!” , senza però lasciarsi andare a commenti sul processo per corruzione , collegato a quello sulla gestione del maxi yacht Force Blue , sequestrato dalla Guardia di Finanza a La Spezia.

Entrando nel Palazzo di Giustizia si è lasciato andare a una battuta anche con l’addetto alla sicurezza che gli chiedeva di posare gli effetti personali, chiavi, portafoglio, ecc. nella vaschetta che passa sotto al metal detector ha risposto “ma se non ho soldi!”.

Per l’accusa, Pardini avrebbe dovuto chiudere la transazione fiscale del manager aggiungendo nel documento un riferimento alla incertezza normativa da usare nel processo di secondo grado a carico di Briatore per farlo assolvere e fargli riavere lo yacht. In cambio il manager avrebbe mandato clienti nel resort di Pardini in Kenya. Giorni fa la Cassazione ha parzialmente annullato la condanna nei confronti di Briatore rinviando a un altro processo di secondo grado. Lo yacht fu sequestrato dalla Gdf nel maggio 2010 al largo della Spezia perché sarebbe stato usato per uso diportistico senza versare la dovuta Iva all’importazione per 3,6 milioni di euro.

L’imprenditore è rimasto in tribunale pochi minuti ed alle domande dei magistrati,  si è avvalso della facoltà di non rispondere: viene accusato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari il suo commercialista, Andrea Parolini, e l’ex direttore dell’agenzia delle Entrate genovese, Walter Pardini, al quale  avrebbe chiesto di “sistemare” appunto la questione dell’uso del suo yacht.

Dopo l’annullamento della condanna per reati fiscali decisa dalla Corte di Cassazione – per Briatore ci sarà un secondo processo – dovendo rispondere della nuova accusa di “corruzione” per aver tentato di ammorbidire l’Agenzia delle Entrate di Genova sulla questione che nell’ormai lontano 2010 ha portato al sequestro del suo yacht “Force Blue”.  Il manager è uscito dal palazzo di giustizia ligure senza commentare la nuova indagine nei suoi confronti .

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