I finanzieri del Comando Provinciale di Taranto hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo “per equivalente”, disposto dal G.I.P. presso il Tribunale, per un ammontare complessivo di circa 660 mila euro, connesso alle ipotesi di reato di dichiarazione infedele e falsità ideologica nei confronti di due imprenditori tarantini.
L’ attività della Guardia di Finanza, costituisce l’ulteriore sviluppo di una verifica fiscale eseguita nel 2012 nei confronti della società “A.S. Taranto Calcio”, all’esito della quale era stato constatato che la società medesima non aveva assoggettato a tassazione I.V.A., per l’anno d’imposta 2010, ricavi derivanti da contratti di sponsorizzazione per complessivi 1 milione di euro, assicurandosi, così, un indebito risparmio di versamento all’erario di 200 mila euro. Tre anni prima l’imprenditore Enzo D’Addario rilevò la società da Luigi Blasi (insieme, nella foto di copertina dell’articolo)
Nel corso dell’attività di servizio era stata altresì rinvenuta documentazione extracontabile dalla quale è stato possibile ricostruire un prezzo di cessione delle quote dell’associazione sportiva, tra i due imprenditori coinvolti, notevolmente superiore rispetto a quello che gli stessi avevano indicato nel formalizzare la compravendita.
Nel particolare, è stato rilevato, e poi riscontrato, che l’imprenditore cedente ha incassato in realtà dall’acquirente 3 milioni e 200 mila euro a fronte di 1 milione e 50 mila euro contabilizzato e dichiarato ai fini del reddito 2009 dallo stesso venditore, che, in questo modo, ha omesso indebitamente di versare la relativa imposta, quantificabile in circa 460 mila euro.
In tale contesto senz’altro utile si è rivelato lo strumento delle indagini finanziarie utilizzato dalle Fiamme Gialle, che ha consentito di svelare tutti i passaggi finanziari utilizzati per occultare i suindicati imponibili in materia di I.V.A. e di Imposte Dirette.