di Federica Gagliardi
MILANO – La Corte d’appello milanese ha assolto l’ex senatore Marcello Dell’Utri dalle accuse di bancarotta e una frode fiscale da 43 milioni. Gli avvocati Francesco Centonze e Francesco Bordiga difensori del fondatore di Forza Italia, hanno contestato la mancata richiesta di estradizione di Dell’Utri, dopo che il loro cliente era stato in Libano, all’indomani della sentenza della Cassazione a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Per questa vicenda Marcello Dell’Utri era stato condannato dal gip Sacco del Tribunale di Milano a 4 anni in abbreviato. Secondo le indagini della procura di Milano, Dell’Utri, tra il 2005 e 2011 avrebbe frodato l’erario per non aver versato l’Iva pari a una cifra di oltre 43 milioni di euro. Frode realizzata attraverso gli spazi commerciali venduti dalle concessionarie (non indagate) Publitalia 80 per le reti Mediaset e dalla società Sipra per le reti Rai, con l’interposizione ed utilizzo di società “cartiere” (Ics), e tramite fatture inesistenti per circa 258 milioni.