BARI – Il Tribunale di Trani ha sconfessato ancora una volta l’impianto accusatorio della locale Procura, ed assolto questa volta cinque dirigenti di American Express dalle accuse di truffa ed usura ai danni di cittadini della provincia di Barletta Andria Trani, in relazione all’elargizione di prestiti attraverso il rilascio di carte di credito del tipo revolving, “perché il fatto non sussiste“. Lo comunica l’ufficio stampa di American Express in una nota.
L’inchiesta aveva avuto inizio nel 2008 a seguito della denuncia di un cittadino di Molfetta (Bari) il quale, a fronte di un utilizzo della propria carta di credito revolving per 2.600 euro, non avendo pagato una rata di 129,43 euro, successivamente si era visto arrivare una richiesta di 686,54 euro. Richiesta di pagamento superiore di ben 5 volte la rata non pagata e calcolata ad un tasso di interesse di mora, secondo il pm inquirente Michele Ruggiero (ora in servizio alla Procura di Bari) superiore alla soglia fissata dalla legge antiusura.
Secondo l’accusa, sui prestiti realizzati i cinque imputati avevano piazzato sul mercato le carte “revolving” facendo sottoscrivere a clienti dei contratti con delle clausole poco chiare, ed attraverso la Gold Credit Card American Express, sarebbero stati applicati tassi di mora usurari.
Il Tribunale ha assolto i dirigenti Amex Daniele Di Febo e Melissa Peretti ( attuale Country Manager American Express Italia) all’epoca dei fatti, responsabili dell’area prodotti carte e area compliance di American Express, e gli allora manager della società Giglio Del Borgo, Massimo Quarra e Francesco Fontana. “Come American Express ha sempre sostenuto – dice la società – tutte le accuse si sono dimostrate infondate e i manager coinvolti all’epoca dei fatti hanno agito con professionalità, in buona fede e nel rispetto delle normative applicabili“.
American Express nella sua nota resta “in attesa di leggere la motivazione della sentenza, accoglie con grande soddisfazione la decisione del Tribunale di Trani che ha assolto dall’accusa di truffa e usura 5 suoi manager imputati nella vicenda delle carte di credito revolving. Questo lungo processo è frutto di un equivoco circa la natura e le peculiarità delle carte revolving – evidenzia la società – e circa la normativa applicabile in caso di inadempimento da parte di titolari di queste carte”.
Il noto avvocato Bruno Assumma del Foro di Roma , che ha assistito, insieme ad altri penalisti, i 5 manager di American Express afferma : “Il risultato ottenuto oggi è di grande soddisfazione. È stata una vittoria sotto tutti i punti di vista. Si è trattato di un processo molto tecnico che ha visto impegnata la Procura della Repubblica di Trani nella persona del Sostituto Procuratore, il dott. Ruggiero, particolarmente preparato in questo tipo di reati“.
A questo punto non resta altro che attendere le motivazioni della sentenza che il CORRIERE DEL GIORNO puntualmente non mancherà di rendere pubbliche.