MATERA – La Suprema Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Franco Coppi e Donatello Cimadomo difensori del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, che avevano contestato la sussistenza degli indizi di colpevolezza e le esigenze di custodia cautelare a suo carico, avvallata dal Tribunale del Riesame di Potenza che aveva confermato le misure cautelari adottate dalla Procura della repubblica di Matera nei confronti del governatore, che era stato arrestato il 6 luglio scorso e posto ai domiciliari con l’accusa di “falso” ed “abuso d’ufficio” che in base alla Legge Severino resta attualmente sospeso dall’incarico.
La quinta sezione penale della Cassazione, quindi, ha annulla con rinvio l’ordinanza dello scorso 19 luglio. I legali di Pittella avevano presentato ricorso per contestare la scelta del Riesame di confermare le misure cautelari nei suoi confronti fortemente volute dalla Procura di Matera retta dal procuratore Piero Argentino, il cui operato ancora una volta viene “smontato” dalla Cassazione. La notizia è arrivata solo nella tarda serata di ieri lunedì 26 novembre, dopo l’udienza alla quale ha partecipato lo stesso ex presidente della Regione Basilicata.
La Procura di Matera aveva emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Pittella, ristretto presso la sua abitazione di Lauria, a seguito a un suo coinvolgimento nell’inchiesta sulla Sanità lucana in merito a nomine e concorsi. Arresti domiciliari erano già stati revocati dal Gip il 24 settembre scorso, contro il quale il procuratore capo aveva opposto ricorso al Riesame.
I giudici della Cassazione hanno adesso 30 giorni a disposizione per depositare la sentenza, sulla quale il Tribunale del Riesame di Potenza dovrà decidere se rivalutare il proprio precedente giudizio. La sentenza arriva in un momento politico abbastanza “delicato” per la regione Basilicata, che si trova in pieno fermento elettorale in vista delle prossime regionali chesi svolgeranno il prossimo 26 maggio, data scelta dalla presidente facente funzioni Flavia Franconi la quale si é appellata alle norme relative alla spending review ottenuta con l’accorpamento alle prossime elezioni europee.
Una decisione questa che è stata contestata da molti, sia nella maggioranza che nell’ opposizione, compreso il presidente del Consiglio regionale di Basilicata Vito Santarsiero (Pd). Il Partito Democratico, peraltro, ancor prima dell’inchiesta giudiziaria sulla sanità si era ufficialmente espresso per una ricandidatura di Pittella il quale però, qualche mese prima, in una lettera aperta ai cittadini aveva fatto capire la propria intenzione di non ricandidarsi, senza però dimettersi dal ruolo di governatore regionale.