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3 Luglio 2024 13:21
3 Luglio 2024 13:21

Retata all’alba a Taranto. Arrestati due avvocati e un medico, 139 indagati per truffa alle assicurazioni

Personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Taranto, in collaborazione con i colleghi del Compartimento Polizia Stradale per la Puglia ha eseguito all’alba di questa mattina un blitz  battezzato “Tris” otto ordinanze di custodia cautelare di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Taranto dr.ssa Vilma Gilli su richiesta del sostituto procuratore Daniela Putignano,  nei confronti di persone appartenenti ad un’ organizzazione a delinquere “specializzata” nelle truffe alle compagnie assicurative.

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L’attività investigativa è stata svolta dalla Squadra di P.G. della Polstrada di Taranto, diretta dal vice questore aggiunto Dott. Giacomo Mazzotta e dal Sovrintendente Jacopo Miglietta, ha avuto inizio nel ottobre 2010  a seguito di una querela presentata dalla compagnia  Allianz Assicurazioni a seguito di  due incidenti denunciati all’assicurazione, come accaduti il 1° aprile e il 4 agosto 2009 ,  aventi entrambi esami della Tac risultati identici. Fra le  compagnie truffate compaiono le  Generali, Charti, Ubi, Augusta, Fondiaria Sai, Italiana Assicurazioni, GenyaLloyd, Axa, Milano Assicurazioni, Carige, Groupama, Sara, HDI-Inchiaro, Genertel, Assimoco e Assitalia. Nell”inchiesta, compaiono anche 139 inquisiti a piede libero,  che si erano viste costrette a risarcire pratiche per 25 sinistri che si sono rivelati essere inesistenti, cioè false

Nell’attività investigativa  venivano effettuati dalla Squadra di Polizia Giudiziaria numerosi servizi di osservazione e di pedinamento nei pressi, e all’interno, sia del Pronto Soccorso che del reparto di Radiologia dell’ Ospedale S.S. Annunziata di Taranto, che consentivano di documentare numerosi accessi di sodali impegnati nel procacciamento dei primi referti medici . L’attività di indagine “fotograva” in modo chiaro ed inequivocabile il modus operandi e tutti i meccanismi,  ampiamente collaudati, dell’organizzazione criminale, a conferma della sua operatività protrattasi da e per diverso tempo in modo “professionale” (così come amavano raccontare gli stessi soggetti intercettati).

Arrestato Saverio Palumbo, un tarantino 48enne, l’unico ad essere finito al momento in carcere, e sette ai domiciliari, che avrebbe contato in ospedale sulla complicità dell’ausiliario Cosimo Ruggieri, 42 anni, un portantino al Pronto soccorso, di Giuseppe Ax, 61 anni, dirigente tecnico radiologo dell’ Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, in servizio nel reparto di radiologia dell’ospedale, il quale avrebbe predisposto esami diagnostici contraffatti (Tac ed Ecg) da utilizzare nell’evoluzione della pratica risarcitoria per attestare l’aggravamento della prognosi. Ad “associarsi” nell’ organizzazione truffaldina anche  i tarantini Girolamo Nodello, 45 anni e Vincenzo Aiello, 45 anni, all’epoca dei fatti dipendente di una nota farmacia di Taranto, che partecipavano in prima persona a numerose pratiche risarcitorie e procacciavano altri soggetti da utilizzarsi nei falsi sinistri stradali.

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Le compagnie assicurative truffate al momento risultato 17, mentra l’ammontare della truffa accertata è superiore a due milioni di euro, secondo quanto accertato al momento dagli investigatori della Polstrada . Fra i destinatari delle misure ristrettive disposte dalla Procura tarantina compaiono due cui avvocati del foro di Taranto, Andrea Tagliente, 42 anni, e Gianfranco Trani, 37 anni di Grottaglie.   Secondo quanto accertato dagli investigatori della Polstrada , i legali avrebbero gestito e coordinato per l “organizzazione”, le pratiche risarcitorie dei falsi sinistri ed “istruito”le persone coinvolte nei falsi sinistri  alle risposte da fornire agli investigatori nella fase culminante dell’attività investigativa durante l’iter risarcitorio   Contestata anche l’accusa di associazione per delinquere.

 L’ associazione a delinquere interloquiva al suo interno utilizzando un linguaggio “criptato”,  riferito al mondo del calcio, indicando con la parola  “partita di calcio” la data dell’accesso al Pronto soccorso, e con la parola “allenatore” il medico di turno il quale era preposto a rilasciare il referto medico, mentre con la parola “maglietta” veniva  indicava il referto medico.

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