TARANTO – Dopo cinque giorni di agonia in cui ha lottato con tutte le forze nel suo letto di ospedale si è spento Gioacchino Verde, 53 anni, campano, maresciallo della nave “Bergamini“, con trentasei anni di carriera militare, rimasto gravemente ferito nel drammatico incidente avvenuto sabato mattina sulla banchina della base navale di Chiapparo, a San Vito nel corso delle manovra di ormeggio della fregata della Marina Militare . Lascia la moglie e due figli.
Una frustata mortale che ha centrato il maresciallo Verde che era sulla prua dell’unità, staccandogli di netto la gamba destra all’altezza della coscia, e fratturandogli l’altra gamba ed una vertebra, oltre a procurare un vasto trauma cranico. Traumi conseguenti che si sono rivelati troppo gravi
Soccorso immediatamente e trasportato in ambulanza al vicino Ospedale S.S. Annunziata di Taranto, ha lottato con grande forza e coraggio coraggio, al fianco dei medici che lo hanno operato per due volte nella stessa giornata di sabato cercando di limitare le conseguenze di quelle profonde ferite.
I medici inizialmente hanno rinunciato all’ipotesi di ricucire l’arto strappato da quel cavo. Poi sono intervenuti per provare a limitare i danni a livello cerebrale. Il maresciallo Verde è stato monitorato costantemente, ma alla fine il suo organismo non ha resistito e nel pomeriggio di ieri la sua situazione clinica è peggiorata irrimediabilmente.
Un’ incidente diventato una vera e propria tragedia che ha profondamente turbato tutti gli uomini della Marina Militare, che per giorni hanno seguito con trepidazione e speranza l’evolversi della situazione il corso degli eventi sperando in un miracolo che purtroppo non è avvenuto .
Il primo ad esprimere il cordoglio è stato l’ammiraglio Valter Girardelli. capo di Stato Maggiore della Marina, che si era era immediatamente recato a Taranto , per manifestare la vicinanza della Marina Militare alla famiglia della vittima.
“Abbiamo appena appreso con sgomento della scomparsa del Maresciallo Verde – scrive il Cocer della Marina Militare – a seguito del gravissimo incidente subito pochi giorni fa a bordo di Nave Bergamini. Stiamo ricevendo dai colleghi, anche di altre Forze Armate testimonianze di cordoglio che rivolgiamo a nostra volta alla famiglia del nostromo, attorno alla quale ci stringiamo. Una vittima del servizio che deve far riflettere sempre più sul tema della sicurezza a bordo delle unità navali, anche quelle di nuova concezione come nave Bergamini.
In senso di vicinanza ai familiari ed a tutto l’equipaggio, pur non dimenticando il nostro status di militari, auspichiamo che l’unità in segno di lutto rientri, se libera da approfondimenti del caso, nella sua sede di appartenenza per consentire al personale di ricongiungersi con i propri familiari. Siamo orgogliosi di essere stati colleghi del maresciallo Verde, vittima nell’adempimento del proprio dovere”.
Anche il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha espresso il cordoglio del Governo per il tragico epilogo dell’incidente sulla nave fregata Bergamini. “Dopo aver lottato come solo un marinaio sa fare, oggi Gioacchino Verde ci ha lasciati. Mi stringo in un forte abbraccio alla sua famiglia e alla Marina Militare in questo momento di immenso dolore. A loro rivolgo i miei sentimenti di vicinanza e cordoglio”.