ROMA – Il valore della criptovaluta ADA, la moneta che fa funzionare la piattaforma digitale e decentralizzata, segue il trend da “montagne russe” tipico delle criptomonete. Non è questo dato, però, che attirerà la massima attenzione sul progetto Cardano nei primi mesi del 2019, la community già si prepara al The IOHK Summit 2019 previsto a Miami in Florida (USA) nei giorni 17 e 18 aprile. Un evento non poi così lontano a ben pensarci, che sarà l’occasione unica per fare sintesi di tutto il lavoro di sviluppo fatto fino ad ora, ma anche la vetrina ideale dove apprendere, direttamente dalle parole degli ideatori, dove si dirige Cardano nel futuro e in questo 2019 da poco iniziato.
Come si è concluso il 2018 di Cardano
Prima di affrontare il futuro di cardano coin e dell’intero ecosistema, sarà interessante conoscere le ultime notizie che hanno concluso il 2018. Nei mesi scorsi si è consumato un vero e proprio “dramma familiare” all’interno del movimento Cardano. Charles Hoskinson, CEO di IOHK e la mente creatrice da cui tutto è partito, ha accusato il direttore esecutivo della Fondazione Cardano di nepotismo. Lo scossone generato da Hoskinson ha prodotto il risultato sperato e il 14 dicembre 2018 la The Cardano Foundation si è dotata di un consiglio di amministrazione allargato e autorevole che include: Nathan Kaiser, consulente generale di IOHK; Manmeet Singh, CIO di Emurgo (altra società che sviluppa Cardano); Domino Burki, managing partner di Du Lac Capital Ltd (società di gestione di asset finanziari con sede in Svizzera).
Come si apre il 2019 di Cardano
Gli sviluppatori di Cardano sono al lavoro in particolare sugli smart contract, piccoli programmi con i quali è possibile svolgere particolari compiti di notarizzazione. L’obiettivo è superare i limiti messi in luce dagli smart contract della piattaforma Ethereum e ridurre i costi di “emissione” di uno smart contract.
All’interno dello studio sono presenti varie soluzioni per ora in fase di test, tra le ultime aggiunte troviamo Plutus e Marlowe, ovvero due infrastrutture attraverso le quali i programmatori testano la creazione di smart contract per verificarne il funzionamento in un ambiente protetto. L’infrastruttura Plutus Playground ha un suo sito web dedicato, dove i programmatori possono testare le funzionalità appena aggiunte.
Il futuro di Cardano si chiama Shelley
Percy Bysshe Shelley, il poeta romantico del diciannovesimo secolo, è il prossimo passaggio tecnologico dell’ecosistema Cardano. Ogni fase, infatti, porta il nome di un personaggio della letteratura o della scienza. Shelley dunque passerà in fase test nel corso del 2019 e segnerà il vero passaggio alla decentralizzazione di Cardano. Sì, perché l’attuale fase “Byron” (George Gordon Byron) vede l’ecosistema collocato in una infrastruttura informatica centralizzata e controllata dalle due società di sviluppo principali: IOHK ed Emurgo.
ADA coin sempre più mainstream
Concludiamo con una notizia riguardante la criptovaluta ADA che, grazie al supporto dato da un noto hardware wallet, rende la altcoin sempre più mainstream. Proprio in conclusione, un accenno al prezzo della ADA coin, scambiata in questo momento a 0,045 USD.