TARANTO – Tre collinette ‘ecologiche’, su un’area estesa di circa 9 ettari, che erano state realizzate per ridurre gli effetti dell’inquinamento e delle emissioni odorigene provenienti dal polo siderurgico ex Ilva, ora ArcelorMittal Italia, sono state sequestrate dai Carabinieri del Noe di Lecce comandati dal maggiore Dario Campanella a seguito di un provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura di Taranto
I Carabinieri hanno appurato che le collinette, di proprietà dell’ Ilva spa in amministrazione straordinaria, sono state trasformate in una “enorme discarica abusiva di svariate tonnellate di rifiuti industriali derivanti dalle lavorazioni degli impianti del polo siderurgico, quali loppa, scorie d’altoforno ed altro che, esposti all’azione degli agenti atmosferici, hanno riversato nei terreni e nell’ambiente circostante, sostanze altamente tossiche e cancerogene come diossine, furani, pcb, idrocarburi e metalli vari”.
Gli accertamenti dei militari dell’ Arma partiti nel secondo semestre del 2018, sono stati confermati nella parte tecnico-chimica dalle analisi effettuate da Arpa Puglia.