ROMA – Dopo la debacle abruzzese finisce nel mirino di alcuni esponenti M5S anche Alessandro Di Battista. L’ex deputato grillino, dopo la parentesi in Sud America, è tornato in Italia per supportare i 5 Stelle nella campagna elettorale per le europee, ma anche per le regionali in Abruzzo, dove ha tenuto alcuni comizi insieme a Luigi Di Maio e a Sara Marcozzi, la candidata pentastellata alla guida della Regione.
Evidentemente però la presenza del frontman grillino non è bastata, è stata inutile . E ora, alla luce dei risultati deludenti, nel M5S c’è chi chiede di rivedere la strategia comunicativa: “Gli elettori vogliono vedere i fatti. Le star andavano bene all’opposizione“, dice all’Adnkronos il deputato Davide Galantino. Sulla stessa lunghezza d’onda la senatrice “ribelle” Elena Fattori, la quale chiede un cambio di passo in vista del voto di maggio per le europee: “Secondo me dobbiamo essere imbattibili nella proposta di un programma approfondito. Non è mica un reality o ‘Amici’, è il futuro del Continente”.
Al coro dei critici si aggiunge anche la voce di Paola Nugnes. “Se si voleva, in qualche modo, ‘usare’ Di Battista per aumentare i consensi, mitigare le perdite, ri-bilanciare le posizioni, se ne è fatto un uso pessimo. Non credibile da nessun punto di vista”, sottolinea la senatrice 5 Stelle, che aggiunge: “O si è sottovalutata la gente o si è sovrastimata la capacità comunicativa di un messaggio privo di contenuto. Si è dato solo materiale a trasmissioni come quella di ‘Propaganda live’ che con leggerezza ci hanno anche saputo far sorridere”.