Gli ambientalisti tarantini in un comunicato stampa comparso sulla pagina Facebook di Legambiente Taranto, hanno letteralmente “ridicolizzato” i vertici dirigenziali ed il comunicatore dell’ azienda municipale per l’igiene urbana tarantina, che molto spesso lasciano a desiderare e fanno a dir poco ridere . Scrivono gli ambientalisti :
“Visto che siamo stati accusati di dar credito a pettegolezzi, stamattina , a fronte delle ennesime segnalazioni di cittadini esasperati per la mancata rimozione dei materiali di risulta accumulati nei pressi delle case e preoccupati dell’approssimarsi della fatidica data del 19 marzo e degli “attesi” roghi tarantini, ci siamo recati alla Salinella.
All’AMIU che ieri, in una sua nota affermava di essere già intervenuta “per rimuovere i rifiuti accumulati in diverse zone della città (in particolare nel quartiere Salinella)”, segnaliamo che ancora questa mattina il materiale di risulta, tra cui spicca accanto a mobili, pedane e resti di infissi, lo scafo bianco di un’imbarcazione, continua ad essere accumulato nel piazzale della zona Cep prospiciente la clinica Villa Verde.
Anche questi sono pettegolezzi? O fantasmi? Se qualcuno avesse accatastato gli stessi rifiuti in Piazza Immacolata, sarebbero ancora lì?
All’AMIU chiediamo: quando saranno rimossi i rifiuti che giacciono indisturbati alla Salinella nello stesso punto da molti giorni? Quando assicurerà la pulizia della zona e vigilerà sui rischi per l’igiene urbana? Ci può fornire il calendario degli interventi programmati? O dovremo aspettare, come negli anni passati, che le cataste di rifiuti (divani, materassi, mobili) si trasformino in cenere con una combustione che produce fumi tossici? Che si aspetta? Cosa impedisce di svolgere “il lavoro al quale siamo chiamati dal nostro committente, il Comune di Taranto”, come riporta la sua nota?
Gradiremmo una risposta, solerte come la nota emessa ieri a fronte del nostro comunicato in cui, assieme alla denuncia dell’accumulo di materiale di risulta a ridosso di zone abitate, ci limitavamo a riportare quanto segnalato da diversi cittadini sollecitando una smentita ufficiale. Noi abbiamo il massimo rispetto per quei lavoratori che garantiscono, tra mille difficoltà, la pulizia della città. Quando ce n’è stata l’occasione li abbiamo ringraziati di persona.
Oggi, non possiamo che ribadire la nostra richiesta:
· l’AMIU intervenga per la rimozione dei rifiuti accatastati per i roghi
· i Vigili urbani monitorino con attenzione la zona fino al 19 marzo
· il Comune trovi una soluzione alternativa, in un’area lontana dall’abiato
Ci auguriamo di essere ascoltati”
Leggendo questo comunicato e guardando le immagini, non è facile capire come l’ AMIU di Taranto sia stata nell’ultimo biennio la peggior società pubblica in tutta la regione, accumulando perdite che hanno superato i 10 milioni di euro. Per quanto riguarda la loro comunicazione, segnaliamo che l’addetto stampa dell’azienda municipale dirige un quotidiano online a Castellaneta, dove è più facile trovarlo che negli uffici dell’AMIU. Tutto normale questo, vero ?