di Donatella Lopez
Sarà impiegato un motopontone a scafo piatto, una specie di chiatta operativa galleggiante, per svuotare il carburante contenuto all’interno del mercantile turco arenato a ridosso della barriera frangiflutti della spiaggia cittadina di Pane e Pomodoro a Bari. Cominceranno domani mattina alle 6 le operazioni propedeutiche allo svuotamento del carburante, mentre da giovedì, dal lato sinistro della nave, si procederà a insufflare l’acqua nelle cisterne per estrarre dall’interno il gasolio. Operazioni per le quali, è stato stimato, occorreranno in totale circa 4 giorni.
Il ricorso al motopontone anticipato qui ieri, è stato deciso questa mattina durante una riunione del comitato tecnico che si è svolta in Capitaneria di Porto. Intanto a Bari è giunto un rimorchiatore dalla Grecia funzionale al recupero del relitto; lavorerà assieme a quello partito da Augusta.
Quanto all’equipaggio a bordo del rimorchiatore intervenuto per cercare di disincagliare la Efe Murat, arenatosi a pochi metri dalla spiaggia di Pane e Pomodoro, da terra viene fornito loro tutto ciò di cui hanno bisogno e al momento non si registrano preoccupazioni di alcun tipo.
Dopo il naufragio della nave turca, molti baresi si sono portati sul lungomare per scattare qualche foto con l’insolito sfondo del mercantile. Tutto ciò ha creato problemi al traffico cittadino. Il sindaco di Bari Antonio Decaro, d’intesa con la Capitaneria di Porto di Bari, in attesa dell’avvio dei lavori per lo svuotamento del carburante dal serbatoio dell’imbarcazione, previsto per giovedì 28 febbraio, ha interdetto l’accesso all’arenile per ragioni di sicurezza emettendo una ordinanza con la quale è stato vietato il passaggio di pedoni e veicoli nel tratto di costa tra via Caduti del 28 luglio 1943 e i giardini Veterani dello sport. Il transito sulle strade invece è regolarmente garantito.
Nell’ordinanza viene riportato in evidenza che “la complessità e la specificità delle operazioni di recupero dell’imbarcazione richiedono uno stretto raccordo di tutti gli enti, e la garanzia della tutela e la salvaguardia delle persone” al fine di “consentire la regolare esecuzione dei lavori“. L’ordinanza resterà pertanto in vigore fino al completamento della messa in sicurezza dell’area.