ROMA – Per chiunque risolta improbabile se non impossibile poter spendere per telefono e internet la bellezza di 17.751 euro in cinque anni, senza neanche comprare un cellulare di ultimissima generazione. Ma qualcuno c’è riuscito. Ed ha un nome e cognome: Paola Taverna, (Movimento 5 Stelle) attuale vicepresidente del Senato del M5S che ha speso: 15.073 euro in ricariche ed abbonamenti, 673 per internet e chiavetta wi fi ed il resto in accessori. Soldi che sommati portano ad un totale di quasi 3.500 euro l’anno, cioè 300 euro al mese.
“Non so se telefona ai marziani o se si fa predire il futuro da cartomanti a 20 euro al minuto, ma io ne spendo 120 all’anno, minuti e giga illimitati. Se vuole posso darle una mano a cambiare piano“, scrive Marco Furfaro di Sel su Twitter postando la schermata relativa alle spese telefoniche della Taverna, pubblicata sul sito www.maquantospendi.it come la leggi: che riporta le spese ufficiali della scorsa legislatura dei parlamentari del M5S. “Il sito – si legge sulla home page – fornisce un’analisi grafica dei rendiconti del parlamentari del Movimento 5 stelle dall’inizio della legislatura. I dati sono quelli ufficiali pubblicati sul sito www.tirendiconto.it e riguardano i parlamentari che risultano ancora iscritti al M5S“.
Consultando ed analizzando nel dettaglio le voci di spesa riportate si fanno altre scoperte e verificare che il costo della politica per deputati e senatori del M5S sembra essere davvero alto. Altro che” risparmio”. Ma Paola Taverna non si è fermata alle telefonate astronomiche, sembra quasi che non faccia altro che percorrere chilometri con la sua macchina e spendere tanti soldi. Ha ha speso ben 20.501 euro di carburante , quanti ne servono più o meno ad acquistare quasi 12.000 litri di benzina.
La Taverna è stata protagonista lo scorso ottobre dello sfratto subito da sua madre, che utilizzava un alloggio pubblico, non avendone diritto, pagando un affitto a canone agevolato (in media per questo tipo di immobili la cifra oscilla tra i 100 e i 150 euro al mese). Lo scorso 23 gennaio, dall’ufficio Erp e Decadenze del Comune di Roma venne trasmessa la determina dirigenziale, nella quale le viene contestata la mancanza dei requisiti per poter continuare a beneficiare dell’assegnazione, malgrado sia molto affezionata alla casa dove abita da 25 anni e dove ha cresciuto le figlie Paola e Annalisa. Secondo gli uffici capitolini, la famiglia Taverna risulta proprietaria di diversi immobili, tra cui in particolare “uno situato nel Comune di Roma adeguato alle esigenze del nucleo familiare“.
A seguito di una lunga istruttoria relativa ai redditi degli anni 2007, 2009 e 2011 , emerge che le proprietà dei Taverna, sommate, superano la soglia limite stabilita dalla normativa regionale. I familiari della madre della Taverna si opposero al provvedimento del Comune dando mandato a un avvocato, che produsse una serie di controdeduzioni che sono state respinte perché presentate oltre i termini e perché la senatrice Paola Taverna ha mantenuto la residenza nell’immobile Ater fino al giugno del 2012, motivo per cui secondo gli uffici capitolini non sarebbe possibile obiettare alcunché.
Una quantità con la quale dall’inizio della legislatura ad oggi la Taverna dovrebbe aver percorso 176.000 chilometri, cioè 31 mila chilometri l’anno, circa 2.500 al mese. E sino a prova contraria li ha fatti quasi tutti in ambito cittadino in quanto documenta di aver speso per “pedaggi autostradali” soltanto 14,49 euro. Una vita di “spostamenti” considerando anche i 14.381 euro spesi per taxi portati a rendiconto. Una citazione per i rimborsi taxi, spetta al senatore Lello Ciampolillo che conquista il primato di spesa, arrivando a quasi 28.000 euro. Anche l’attuale sottosegretario all’ economia Laura Castelli (un ex hostess dello Stadio di Torino n.d.r.) si mette in evidenza…. con i suoi 26.825 euro.
Ma a fare buona compagnia alla Taverna in cima ai rendiconti di spesa in quasi tutte le categorie previste dal sito del M5S compare la salentina Barbara Lezzi, 46 anni, attuale ministro per il Sud. Nella scorsa legislatura ha rendicontato spese di carburante per 27.258 euro e zero scontrini di pedaggi autostradali. La Lezzi, incredibilmente viaggia molto anche in bus e metro perchè ha portato a rendiconto 3.140 euro di spese sui mezzi pubblici….
Un’altra deputata grillina tale Marta Grande, 31 anni, nonostante sia di Civitavecchia, per la sua attività di deputato a Roma, svettando in cima alla classifica per le spese di alloggio avendo speso dall’inizio della legislatura appena…. 131.000 euro ! . Anche la Grande vive molto al telefona, non ai livelli della Taverna ma dichiara di spendere 14.692 euro di spese telefoniche . Una cifra poco credibile se si prende a paragone il capo politico del Movimento 5 Stelle . Luigi Di Maio ha rendicontato solo 4.423 euro di spese telefoniche . Un altro dato significativo e rilevante è che tutti i big del Movimento compaiono nelle parti basse delle classifiche delle cifre rendicontate. Eppure dovrebbe essere esattamente il contrario