Nichi Vendola il governatore uscente della Regione Puglia ed il giornalista Miguel Mora per delle parole pronunciate nel corso di una intervista al quotidiano spagnolo El Paìs, “La Puglia è stata vittima dell’ambizione sfrenata dei giovani rampanti di destra.(…) Fitto, il suo aiutante Tato Greco, Tarantini, sono tutti figli di papà senza cultura che hanno creato un rapporto malato con le donne, il potere e la Chiesa per occupare il territorio. Formano la cupola di una criminalità dei colletti bianchi cha ha sostituito la mafia, in assenza di un esercito armato che in Puglia non esiste” sono stati rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Roma, Paola Della Monica, per il reato di diffamazione aggravata commesso ai danni dell’eurodeputato azzurro .
L’ex ministro Raffaele Fitto, che si era costituito parte civile attraverso l’avvocato Francesco Paolo Sisto, aveva chiesto l’intervento del giudice penale per le “gravi espressioni offensive” contenute in un’intervista rilasciata nel 2009 da Vendola al giornalista spagnolo Mora che vennero pubblicate sia sul quotidiano spagnolo che nei siti Internet. Gli imputati Vendola e Mora , difesi dagli avvocati Vincenzo Muscatiello e Mario Casellato, compariranno davanti al giudice monocratico del Tribunale di Roma, anche per gli effetti di una sentenza della Corte di Cassazione che aveva annullato una prima decisione di proscioglimento.