A Montecarlo vince Fognini e trionfa il tennis italiano
Sport & Motori, Tennis
Redazione CdG 1947
Fabio Fognini commenta il suo trionfo nel Principato: “Torneo straordinario, per me che sono nato qui vicino è incredibile aver vinto. Ho iniziato l’anno abbastanza male, ma ora ad aprire abbiamo vinto un bel torneo. Lo dedico a Flavia (Pennetta, la moglie - n.d.r.) , che mi sopporta in tutto. Sono davvero contento. Per me è un torneo speciale, domani la mia mamma compie gli anni e voglio dedicarlo anche a lei”.
MONTECARLO – Oggi il Principato di Monaco parla solo italiano, grazie alla vittoria sulla terra rossa di Fabio Fognini, che ha vinto il torneo più importante della sua carriera, il “Master 1000″ di Montecarlo. Emozionato, alla fine della partita, bacia la terra rossa del campo centrale, e manifesta sul palco della premiazione tutta la sua emozione per il 9° successo in carriera: “È un evento straordinario: per me che sono nato qui vicino vincere è qualcosa di straordinario, a cui ancora non riesco a credere. Ho iniziato l’anno abbastanza male, ma ora ad aprire abbiamo vinto un bel torneo. Lo dedico a Flavia, che mi sopporta in tutto. Sono davvero contento. Per me è un torneo speciale, domani la mia mamma compie gli anni e voglio dedicarlo anche a lei”. E poi un messaggio per il suo avversario: “Eri alla tua prima finale, è sempre dura ma hai un grande team. E il tuo allenatore mi conosce molto bene. Se continui così presto toccherà anche a te”.
Fabio Fognini ha vinto centrando la vittoria più importante della sua carriera battendo in un’ora e 38’ il serbo Dusan Lajovic, numero 48 del mondo, per 6-3 6-4 . Il trionfo in finale è il coronamento di un torneo da leggenda per il giocatore 31enne italiano, che in semifinale ha battuto Rafael Nadal, numero 2 del mondo, dopo aver piegato anche il numero 3 Zverev. Fognini in finale ha stretto i denti lottando anche contro un problema alla coscia destra rimediato nel quinto gioco del secondo set.
La sua carriera
La storia del numero uno del tennis italiano, Fabio Fognini,comincia a Sanremo il 24 maggio 1987, quando mamma Silvana, insieme papà Fulvio, lo mettono al mondo. Fabio vive ad Arma di Taggia, è un bambino vivace e si appassiona da subito allo sport, dal calcio allo sci, al tennis. Il suo primo maestro di tennis è stato Angelo Rodi. Dagli 8 ai 14 anni, si allena con Massimiliano Conti all’Amatori Tennis Armesi di Taggia . Vince il titolo in singolare contro Naso ai campionati Under 14 di Pescara ed il doppio accanto a lui, battendo in finale la coppia Arnaboldi-Natali.
Agli Europei di Sanremo perde negli ottavi dal coetaneo Djokovic, ma vince quelli Under 16 di Vienna 2003. Diventa professionista e si affida a Leo Caperchi con cui si allena fino al 2007. Poi si trasferisce a Barcellona nell’accademia di Vilarò e Roig. E centra quell’anno l’ingresso nei Top 100, raggiungendo per la prima volta i quarti e le semifinali in tornei Atp. Nel 2011, a 24 anni da numero 49 del mondo, si fa notare arrivando ai quarti del Roland Garros annullando 6 match point allo spagnolo Albert Montanes. Alla fine del 2011 si mette nelle mani di Josè Perlas che riesce a farlo maturare.
Nel 2012 Fognini gioca le prime 2 finali Atp della sua carriera perdendo a Bucarest e San Pietroburgo. L’anno successivo mette da parte i panni dell’eterna “promessa” vincendo la lunga sfida sopratutto con se stesso e contro i propri problemi di carattere. E finalmente diventa un giocatore “vero”, in grado di reggere il confronto sulla terra rossa con tutti quelli che lo sopravanzano in classifica mondiale. Molti “big” sono impressionati dal tennis di Fabio Fognini e lui, arrivato a 31 anni, non li smentisce.
Le sue vittorie consecutive a Stoccarda e Amburgo 2013, e la finale persa a Umago, lo hanno proiettato a ridosso dei “top 10”. E dopo un 2014 di consolidamento (storica la vittoria su Murray che ha riportato l’Italia in semifinale di Coppa Davis), agli US Open del 2015 approda agli ottavi di finale, suo miglior risultato in carriera nel torneo, battendo al terzo turno Rafa Nadal in cinque set, rimontando dallo 0-2. Nei due anni seguenti conquista il quarto e il quinto titolo Atp, Umago e Gstaad, e nel 2017 fa sognare anche Roma superando ancora il numero 1 Murray al secondo turno degli Internazionali d’Italia, da cui viene però eliminato subito dopo da Zverev.
Il 2018 è un grande anno arrivando agli ottavi a Melbourne e Parigi, vince tre titoli (terzo giocatore italiano nell’Era open a riuscirci in un solo anno), San Paolo, Båstad e soprattutto Los Cabos contro il numero 4 Del Potro, primo Atp vinto non su terra rossa. Il resto è storia recente, con questo trionfo storico per l’Italia in un Masters 1000.
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