ROMA – Il prossimo 25 maggio quando scadrà il mandato dell’attuale comandante generale delle Fiamme Gialle, Giorgio Toschi, nominato nell’aprile del 2016 dal governo Renzi, Giuseppe Zafarana, 55 enne piacentino, apprezzatissimo dagli uomini e le donne delle Fiamme Gialle, si insedierà, e subito sarà chiamato ad affrontare due temi molto delicati: la lotta alla grande evasione fiscale, sulla quale il Governo ha ribadito più volte di voler puntare per recuperare risorse in vista della manovra d’autunno, e le verifiche sulla regolarità dell’erogazione del reddito di cittadinanza, la misura bandiera dei cinquestelle.
Entrato in Accademia 38 anni fa, Zafarana ha ricoperto diversi incarichi operativi e di staff in Veneto, Calabria, Sicilia e Lazio: dal 2001 al 2003 ha retto l’ufficio del comandante generale, per cinque anni – dal 2003 al 2008 – è stato comandante provinciale di Roma, l’anno successivo è stato a capo dell’ufficio personale ufficiali e per altri 4 anni, dal 2009 al 2013, ha diretto il I reparto del comando generale.
Dopo aver comandato l’Accademia delle Fiamme Gialle per due anni ed essere stato comandante regionale in Lombardia, a novembre del 2018 ha assunto l’incarico di capo di Stato maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza. Due lauree, in giurisprudenza e scienze della sicurezza economico-finanziaria, e un master all’ Università Bocconi di Milano , il generale Zafarana è commendatore dell’ordine al merito della Repubblica italiana e ha svolto nel corso della sua lunga carriera attività d’insegnamento in tutti gli istituti di formazione del Corpo.
Dal Ministero dell’ Economia e Finanze fanno sapere che dopo il via libera ricevuto dal Consiglio dei ministri alla nomina di Biagio Mazzotta a Ragioniere Generale dello Stato “benché non sussista un problema di incompatibilità, una volta nominato ragioniere generale, si dimetterà dalla presidenza di Sogei e dal collegio dei revisori dell’Ente Parco Colosseo“. In relazione al suo incarico di presidente del collegio sindacale della Rai, “la sua nomina è in scadenza e quindi non sarà rinnovata“.
Pubblicando il curriculum del nuovo Ragioniere, il quale succede a Daniele Franco, che dopo un anno di proroga ha lasciato la Ragioneria per tornare in Banca d’Italia come vicedirettore generale e componente quindi del direttorio dell’istituto centrale.
Formazione romana con la laurea in economia e commercio alla Sapienza, Master di specializzazione in Studi Europei conseguito presso l’Istituto di Studi Europei “A. De Gasperi”, Daniele Franco, è stato vincitore del concorso per tesi di laurea sulla programmazione economica bandito dal Ministero del Bilancio e Programmazione Economica.
Ha ricoperto gli incarichi di: dirigente di seconda fascia presso Aci e Ministero dell’Economia e delle Finanze; dirigente generale di prima fascia con incarico di studio e ricerca presso il dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (Cncp); direttore del servizio studi dipartimentale della Ragioneria Generale dello Stato (Sesd); ispettore generale capo dell’Ispettorato Generale del Bilancio (IGB) della Ragioneria Generale dello Stato. È iscritto al registro dei revisori contabili e possiede l’abilitazione all’insegnamento delle discipline giuridico-economiche.
Il nominativo del Ragioniere generale, come per gli altri capi dei quattro dipartimenti del Mef, viene scelto dal ministro dell’Economia tra i dirigenti interni di massimo livello e deve poi ottenere il via libera del Consiglio dei ministri e del Quirinale. Con la nuova nomina passa a tre il numero degli attuali capi di Dipartimento scelti dal ministro Giovanni Tria, dopo Alessandro Rivera, direttore generale del Tesoro, e di Renato Catalano, capo del dipartimento dell’Amministrazione generale. Fabrizia Lapecorella, attuale direttore generale delle Finanze era invece già in carica nei precedenti governi.