MILANO – Il Gup del Tribunale di Milano Lidia Castellucci, al termine del processo con rito abbreviato, ha assolto Fabio Riva, che era presente in aula alla lettura della sentenza, dall’accusa di bancarotta per il dissesto finanziario dell’ILVA di Taranto ( commissariata e poi venduta ad Arcelor Mittal ) “perché il fatto non sussiste” .
A Fabio Riva che è stato presidente del gruppo Riva e la sua famiglia è stata proprietaria dell’acciaieria tarantina in passato erano stati respinti due tentativi di patteggiamento perché le pene proposte erano state considerate “incongrue“.
La Procura di Milano, aveva chiesto nei confronti di Fabio Riva una condanna superiore a 5 anni di reclusione, aspetta di leggere le motivazioni ma ha già preannunciato ricorso in appello. “Siamo molto soddisfatti”, hanno commentato i legali di Fabio Riva, che era assistito dall’avvocato Salvatore Scuto e dall’avvocato Giampaolo Del Sasso.
Non si aggrava conseguentemente la posizione giudiziaria di Fabio Riva che in questo momento deve ancora finire scontare una condanna definitiva a 6 anni e 3 mesi in detenzione domiciliare, per associazione a delinquere e truffa ai danni dello Stato, in relazione all’ indebita percezione societaria nel 2008-2013 di 100 milioni di euro di contributi della “legge Ossola” alle imprese che esportavano.