MENU
22 Novembre 2024 08:43

La DIA di Bari confisca beni ad un pluripregiudicato del barese

In particolare, la confisca ha interessato due noti ristoranti-pizzeria ubicati a Palese e Santo Spirito, sul litorale barese, uno dei quali con annesso parco giochi, due pizzerie-rosticcerie di nuovo allestimento nel centro della città di Bitonto, due attività operanti nel servizio alle imprese, due immobili, quattro autovetture e diversi rapporti bancari e finanziari.

BARI – La DIA di Bari ha dato esecuzione a due decreti di confisca emessi dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Emanuele Sicolo, 49 anni, condannato definitivamente, negli anni, per numerosi reati anche di estrema pericolosità sociale. Affiliato già dalla metà degli anni ’90 a sodalizi criminali operanti principalmente in Bitonto e in zone dell’hinterland barese, è risultato avere contatti e cointeressenze anche con clan baresi ben più conosciuti quali il “clan Parisi” (operazione “Satellite”) e il “clan Capriati”, come testimonia la condanna a suo carico, in concorso con altri appartenenti a quella consorteria, per l’omicidio di Michele Manzari, appartenente all’omonima famiglia operante nel quartiere San Paolo di Bari e contrapposta ai Capriati nella città vecchia.

Nel 2016 Emanuele Sicolo, era stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato nell’ambito dell’operazione “Do ut des”, per aver preso parte ad un sodalizio di stampo mafioso dedito alle estorsioni nei confronti di imprenditori, diretto dal noto Savinuccio Parisi, figura storica della criminalità organizzata barese con quartier generale nel rione Japigia di Bari.

Nel 2018, veniva tratto in arresto da personale della DIA, Direzione Investigativa Antimafia di Bari nella flagranza del reato di riciclaggio aggravato, essendo stato fermato, unitamente ad altri due soggetti, a bordo di una autovettura contente all’interno, abilmente occultata, la somma di oltre 300.000 euro, denaro ritenuto provento di attività criminale.

I provvedimenti di confisca hanno riguardato beni mobili ed immobili, complessi aziendali e disponibilità finanziarie, già sottoposti a sequestro nel 2017 e nel 2018 e sono scaturiti da indagini svolte dagli uomini della DIA sull’intero patrimonio del Sicolo, che hanno consentito di acclarare una netta sproporzione tra i redditi dichiarati nell’ultimo decennio dal suo nucleo familiare, ai limiti della normale sopravvivenza, rispetto agli investimenti effettuati nello stesso periodo, risultati di assoluta provenienza illecita.

In particolare, la confisca ha interessato due noti ristoranti-pizzeria ubicati a Palese e Santo Spirito, sul litorale barese, uno dei quali con annesso parco giochi, due pizzerie-rosticcerie di nuovo allestimento nel centro della città di Bitonto, due attività operanti nel servizio alle imprese, due immobili, quattro autovetture e diversi rapporti bancari e finanziari.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Due imprenditori lombardi indagati: erano pagati dall'intelligence russa per mappare Roma e Milano
Commissione europea, semaforo verde per Raffaele Fitto e Teresa Ribera: le nomine confermate nella notte
I pm De Pasquale e Spadaro condannati per "oggettiva gravità" dal tribunale di Brescia
Il nuovo codice della strada è in vigore. Dalle multe ai cellulari, ecco cosa cambia
Scoperta evasione milionaria a Bari: 29 indagati. Dentisti in nero, utilizzavano un software speciale per aggirare il fisco
In arrivo aria fredda sull'Italia e maltempo al nord
Cerca
Archivi
Rai, Gian Marco Chiocci confermato alla direzione del Tg1
Due imprenditori lombardi indagati: erano pagati dall'intelligence russa per mappare Roma e Milano
Commissione europea, semaforo verde per Raffaele Fitto e Teresa Ribera: le nomine confermate nella notte
I pm De Pasquale e Spadaro condannati per "oggettiva gravità" dal tribunale di Brescia
Il nuovo codice della strada è in vigore. Dalle multe ai cellulari, ecco cosa cambia

Cerca nel sito