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22 Novembre 2024 03:09

Ocean Race: le “fake news” del Comune di Taranto (e tutto quello che la stampa locale non vi racconta)

Secondo il Sindaco di Taranto notoriamente "specializzato" nell'elargizione di "mancette" pubblicitarie, di consulenze attraverso le aziende municipalizzate ai noti "pennivendoli" schierati in una campagna di disinformazione nei confronti dei lettori di Taranto ed a favore dei soliti "faccendieri", "facilitatori" di affari, "prenditori" di denaro pubblico e politicanti allo sbaraglio incapaci di valutare le iniziative per cui votano in aula, ed irresponsabili nei confronti degli elettori su come vengono utilizzati i soldi pubblici di un Comune, quello di Taranto, che è da poco uscito da un dissesto di circa 800 milioni di euro.
di Antonello de Gennaro

Dopo aver letto il comunicato stampa ed i titoli dei vari siti locali di Taranto riportante una marea di inesattezze (o “fake news“, chiamatele come volete) non potevamo stare zitti e ricordare che quanto è accaduto, lo avevamo anticipato oltre un mese fa noi del CORRIERE DEL GIORNO all’indomani del solito comunicato stampa-fakenews  di auto esaltazione redatto e firmato dal sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il cui stile di scrittura è ben noto ed inequivocabile.

Chiaramente i “prezzolati” giornalisti locali non hanno scritto una sola parola in merito ed allora glielo ricordiamo noi: Melucci scriveva “abbiamo fatto bene i compiti“…..”il Credito Sportivo ha stanziato 12 milioni di euro. Fu solo e soltanto  il sottoscritto in una diretta video sui social a smentire Melucci ed a informare i nostri lettori e videospettatori di aver parlato con il presidente del Credito Sportivo, il dr. Andrea Abodi, e di aver appreso che Melucci raccontava come sempre delle “balle” !

da sinistra…. Ciro Imperio, Eugenio De Carlo, Carmi­ne Pisano e Rinaldo Melucci

Persino il Tg3 Puglia amplificava la “fake news”, senza fare alcuna verifica, scrivendo sul suo sito ” Comune di Taranto ha chiuso positivamente la due diligence con l’Istituto per il Credito Sportivo volta ad un primo affidamento complessivo di 12 milioni di euro nell’ambito dell’intervento totale di 20,8 milioni necessario per l’organizzazione della manifestazione velica internazionale denominata “The Ocean Race“. Ora gli uffici del Comune di Taranto lavorano alle condizioni dei relativi mutui e si attende il corso dell’istruttoria tecnico-legale del board internazionale, che potrebbe annunciare già entro l’estate la scelta delle citta’ selezionate tra quelle al momento in competizione per ospitare gli eventi collegati alla 14esima e 15esima edizione dell’Ocean Race a partire dal 2020-21

Ecco cosa riportava il comunicato stampa-fake news di ieri : “Il Comune di Taranto – fa sapere il direttore generale Ciro Imperio dell’Ente Civico – ha rinunciato alla possibilità di ospitare la finish line dell’evento “the ocean race”, assegnato dall’organizzazione internazionale nella giornata odierna alla città di Genova”.  In realtà il Comune di Taranto non ha rinunciato proprio a nulla, ma in realtà è stato eliminato non avendo nè soldi, nè strutture, nè competenze, e quindi nessuna garanzia e struttura per poter organizzare un evento del genere. Altro che “rinuncia“…. !!!

Il comunicato stampa del Comune di Taranto Così continuava : ” L’Istituto per il Credito Sportivo, ente cui il Comune si era affidato per il finanziamento della manifestazione sportiva internazionale, a tutt’oggi, non ha assunto determinazioni per la concessione del prestito necessario per finanziare i costi dell’importante investimento per la città. Dopo una dura attività preliminare da parte dell’Amministrazione, dei suoi tecnici e dei professionisti incaricati, che aveva consentito la candidatura della città di Taranto al noto evento velico internazionale, il percorso sembrava in discesa per accoglierne la tappa finale nelle edizioni 2021/2022 e 2025/2026“.

Allora ci spieghino i colleghi del quotidiano tarantino Buonasera (Taranto) come mai il 5 agosto scorso, a firma Giovanni Di Meo, pubblicavano anche loro quanto segue e cioè una colossale “fake news” :

Il Comune di Taranto ha chiuso posi­tivamente il 26 giugno la due diligen­ce con l’Istituto per il Credito Spor­tivo volta ad un primo affidamento complessivo di 12 milioni di euro, nell’ambito dell’intervento totale di 20,8 milioni di euro già oggetto della Delibera del Consiglio Comunale n. 104/2019, necessario all’organizzazione della Ocean Race. Ora gli Uffici comunali lavorano alle condizioni dei relativi mutui e si attende il corso dell’istruttoria tecnico-legale del board internazionale, che potrebbe annunciare entro l’estate la scelta delle città selezionate in giro per il globo, tra le numerose e importanti al momento in competizione per ospitare gli eventi collegati alla quattordicesima e quindicesima edizione di Ocean Race a partire dal 2020-21″.

AggiungendoSiamo molto soddisfatti del lavoro portato a termine – ha commentato il Sindaco Rinaldo Melucci alla ricezione della deliberazione del Credito Sportivo, “che dimostra quanto l’Am­ministrazione Comunale e Taranto siano ormai perfettamente in grado di misurarsi con sfide internazionali assai complesse, e direi epocali per le sorti stesse del nostro modello di sviluppo e per l’immagine nuova che vogliamo dare della città. È stato un percorso lungo sei mesi, molto impegnativo e di alto valore pro­fessionale ed amministrativo, per il quale desidero ringraziare a nome di tutti i miei concittadini il personale del Comune di Taranto, in particolare modo il direttore generale Ciro Imperio, il segretario generale Eugenio De Carlo e il dirigente Carmi­ne Pisano, nonché i nostri consulenti della Select Advisor di Tomassini Marketing di Matteo Tomassini. Ora incrociamo le dita e proviamo a spingere tutti insieme la nostra meravigliosa capitale di mare verso questo ulteriore storico traguardo, che ha la potenzialità di trasformare una parte significativa della nostra economia e della nostra cultura“. Di quale deliberazione parlavano ?

Persino un sito locale, tale “Cosmopolismedia che si vanta ridicolmente di essere la voce critica del Comune di Taranto, lo scorso 27 luglio 2019, scriveva: “Un accordo tra il Comune e l’Istituto per il Credito Sportivo volto ad un primo affidamento di 12 milioni di euro in vista della prestigiosa manifestazione velica” contribuendo una disinformazione generale che squalifica ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno…, il giornalismo tarantino ! Infatti come già ribadito non vi è mai stato un accordo !

Anche il quotidiano LA REPUBBLICA nella sua disinformata edizione barese è cascata nelle fake news diffuse dal Comune di Taranto. Ecco cosa scriveva lo scorso 7 giugno 2019 : “L’operazione è stata seguita in prima persona dal sindaco Rinaldo Melucci. Mesi di carteggio con gli organizzatori per arrivare al traguardo: a Taranto approderà nell’edizioni 2021/2022 e 2025/2026 la tappa finale della Ocean race, il giro del mondo a vela. Si tratta della più lunga e più importante gara internazionale per imbarcazioni di livello tecnologico assoluto, nota quanto la più stanziale Coppa America. Si tiene ogni tre anni ed è la prima volta che sbarcherà in Italia. Il quartier generale della partenza è sempre Alicante, in Spagna, ma in nove mesi la carovana sull’acqua tocca città del calibro di Hong Kong, Città del Capo, Melbourne, Lisbona, Cardiff, L’Aia, Auckland, Miami e Abu Dhabi. In mare ci sono i più grandi sponsor mondiali che si avvicinano alla disciplina, in primis la casa costruttrice svedese Volvo, che ha aggiunto dal 2001 il suo marchio alla gara nata nel 1973 e conosciuta in principio come Whitbread Round the World Ocean Race“.

“All’epoca partì da Portsmouth l’8 settembre– spiegava Melucci nella relazione presentata al Consiglio comunale che ha approvato all’unanimità la delibera per l’impegno del Comune a ospitare la competizione – . Diciassette imbarcazioni private di varie forme e dimensioni, provenienti da sette paesi diversi, presero parte alla gara che durò sette mesi e coprì 43.500 chilometri in quattro tappe. La prima tappa fu Città del Capo, in Sudafrica, seguita da Sydney, Rio de Janeiro e, infine, dall’ultima lunga traversata per fare ritorno a Portsmouth”. Oggi i chilometri sono circa 72 mila, visti in Tv da 2 miliardi di persone. E Taranto, con un villaggio composto da decine di attività collaterali legate all’attività del mare, attenderà l’arrivo della manifestazione paragonabile come impatto mediatico ed economico alla Formula 1 o alla stessa America’s Cup. Il Comune si impegnerà per 20,8 milioni di euro scaglionati e finanziabili all’istituto per il Credito Sportivo. Ma l’amministrazione punta a coprire parte della spesa grazie ai grandi sponsor che inevitabilmente sosterranno la manifestazione, che da sola fungerà da moltiplicatore del giro di affari con ricaduta sul territorio“.

Continua la Repubblica : “Vi tremeranno le mani – ha dichiarato il sindaco nella sua relazione in Consiglio – perché voterete non un progetto o uno stanziamento finanziario, ma perché state per votare per il futuro di Taranto e  quella mano senz’altro vi trema non per la cifra, ma perché riuscite ancora a emozionarvi per le sorti della nostra bella città. Nel mondo non ricorderanno il nome del sindaco Melucci (se per questo neanche a Taranto ! n.d.r. CdG), non sapranno quale sia stato il colore dell’amministrazione che ha accolto gli equipaggi, ma conserveranno per sempre  l’immagine di questa nuova Taranto, in Puglia, in Italia, in Europa, nel  Mediterraneo centrale, di questa Taranto capitale di mare“.

Ad un certo punto del comunicato stampa di ieri del Comune di Taranto si arriva al paradosso di leggere che “A fronte di un complessivo costo di sviluppo di poco più di venti milioni di euro, da ripartire dal 2019 al 2026, il territorio avrebbe beneficiato di un ritorno economico, sia diretto che indiretto, verosimilmente stimato in cifre multiple rispetto alle spese di investimento necessarie ad acquisire diritti ed organizzare l’evento. La programmazione della spesa, proposta dall’Amministrazione comunale ed approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, prevedeva la copertura finanziaria dell’investimento con dedicato mutuo da contrarsi con l’Istituto per il Credito Sportivo”. Sarebbe curioso, interessante  e divertente sapere chi sono questi scienziati….del marketing che si avventurano nell’ asserire farneticazioni come “il territorio avrebbe beneficiato di un ritorno economico, sia diretto che indiretto, verosimilmente stimato in cifre multiple rispetto alle spese di investimento necessarie ad acquisire diritti ed organizzare l’evento”

L’unica verità che contiene il comunicato stampa a doppia firma crispianese (cioè MelucciImperio) è allorquando riporta che:  “Dopo una lunga ed articolata istruttoria, l’Istituto per il Credito Sportivo non ha, all’attualità, deliberato la concessione del prestito necessario”. Quello che gli incompetenti del Comune di Taranto non capiscono è che il Credito Sportivo è si un ente pubblico, ma che lavora con soldi provati erogati dagli istituti di credito (che sono tutti di natura “privata”) che hanno scopo di lucro e non elargiscono soldi a fondo perduto ! Scrivere come fa il Comune di Taranto che “L’eccezionalità del programma, la valorizzazione del patrimonio comunale e la naturale positiva ricaduta turistica ed occupazionale sul territorio tarantino, sembrerebbe contrastare con la posizione di chi dubita della natura di investimento delle spese da sostenere” significa quindi non soltanto essere dei biechi visionari, ma contestualmente anche dei produttori di disinformazione ( o “fake news“, scegliete voi !)

Aggiungere come fa il Comune di Taranto cheVedendo seriamente compromessa la possibilità di finanziamento, il Comune non si è sottratto ad una richiesta di parere da formulare alla Corte dei Conti, pur nella consapevolezza del rischio di inammissibilità della medesima, che avrebbe potuto interpretarsi come consulenza specifica nei confronti di un Ente pubblico, attività non contemplata dalle norme. Ritenendo che fosse l’ultima residua possibilità per convincere l’Ente mutuante a concedere il finanziamento, il Comune ha proceduto a richiedere parere, al fine di ottenere riscontro alla bontà delle procedure eseguite finalizzate all’ottenimento del prestito. Nonostante la prevedibile “inammissibilità” della specifica richiesta, i magistrati contabili hanno, comunque, delineato il quadro normativo complessivo che non appare in contrasto con quanto approvato con gli atti di programmazione del Comune in merito ai costi di sviluppo legati all’evento sportivo da finanziare“.

il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci

La mancata (giusta secondo noi) decisione di concedere il mutuo da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo,rispetto ad un evento così fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e dall’intero Consiglio Comunale con atti validi, efficaci e mai impugnati da alcuno, ha di fatto messo fuori gioco la città di Taranto, non sussistendo più le condizioni per ospitare la manifestazione in ragione di una tempistica non più compatibile con il cronoprogramma stabilito dagli organizzatori“. E qui arriva il più bello o meglio il peggio del peggio. Il comunicato avvisa che “L’amministrazione comunale procederà, ad ogni modo, a predisporre richiesta di accesso agli atti per valutare ogni eventuale determinazione a tutela dell’Ente” dimostrando una ignoranza giuridica, che a dire il vero è ormai ben nota a chi scrive, o a chi ha a che fare con il Sindaco Melucci e la sua giunta di “nominati”, cioè di non eletti dagli elettori di Taranto.

Il finale del delirante comunicato stampa, è a dir poco allucinante Il Comune di Taranto ha, invece, dovuto affrontare questa sfida ciclopica con le sue sole forze – sostiene il Sindaco MelucciResta perciò il rammarico, nonostante numerosi tentativi e nonostante l’enorme ricaduta attesa, di non aver trovato nei grandi operatori locali analogo interesse e sostegno  ad oggi bisogna registrare una loro scarsa sensibilità verso una crescita alternativa della città, verso la sua progressiva emancipazione dall’industria inquinante. Questo è motivo di profonda riflessione in seno all’Amministrazione comunale”

Secondo questa specie di Sindaco notoriamente “specializzato” nell’elargizione di “mancette” pubblicitarie, di consulenze attraverso le aziende municipalizzate ai noti pennivendoli schierati in una campagna di disinformazione nei confronti dei lettori di Taranto ed a favore dei soliti “faccendieri“, “facilitatori” di affari, “prenditori” di denaro pubblico e politicanti allo sbaraglio incapaci di valutare le iniziative per cui votano in aula, ed irresponsabili nei confronti degli elettori su come vengono utilizzati i soldi pubblici di un Comune, quello di Taranto, che è da poco uscito da un dissesto di circa 800 milioni di euro.

Come i nostri lettori ben sanno il nostro giornalismo è fatto sempre da verifiche, accertamenti. Appena 48h fa infatti al Salone Nautico di Genova è stato presentata l’edizione italiana che si terrà con un investimento da 11 milioni di euro cioè la metà dei soldi che il Comune di Taranto riteneva necessari ( indebitandosi con il Credito Sportivo) . Secondo quanto risulta all’Agenzia  giornalistica Dire, è questa la cifra che il Comune di Genova è pronto a stanziare nel prossimo bilancio triennale per ospitare il “grand finale” della Ocean Race 2021-2022.  L’ ’assessore al Bilancio, Pietro Piciocchi, conta di recuperare buona parte dell’investimento attraverso sponsorizzazioni.

L’unica vera “rinuncia” vede uniti il Comune di Taranto e la stampa locale gratificata dalle laute mancette pubblicitarie percepite periodicamente, è quella di dire la verità. Ma tutto questo i tarantini ormai lo sanno molto bene. La domanda che a questo punto la Procura di Taranto e la Procura Regionale della Corte dei Conti dovranno farsi è la seguente: chi dovrà pagare per una consulenza ridicola, spregiudicata ed inutile come quella affidata al “romano” Matteo Tommasini, cioè il signor “nessuno” del mondo della vela, diventato all’improvviso da “venditore” di sponsarizzazioni per Ocean Race ad “advisor” del Comune di Taranto con un compenso percepito di circa 50 mila euro ?

AGGIORNAMENTO

Abbiamo scoperto qualcosa ancora di più divertente ed interessante per i nostri lettori di Taranto. Lo scorso 10 GIUGNO 2019 l’ Agenzia ANSA scriveva quanto segue: “In attesa di altre decisioni, nei giorni scorsi c’è stata una clamorosa uscita su alcuni media da parte della città di Taranto che ha “anticipato” presunti accordi con gli organizzatori. Questi ultimi hanno precisato a Saily che le decisioni non sono ancora state prese. E l’impressione è che annunci eclatanti così fuori tempo non aiutino chi li fa. Tutt’altro. Ma vedremo. In corsa anche Palermo, mentre Napoli si è sfilata”.

Gli organizzatori di The Ocean Race, il giro del mondo a vela in equipaggio, avevano già deciso di scegliere il capoluogo ligure per il primo della nuova serie di “Ocean Summit”, i convegni internazionali sul tema della sostenibilità e della salute degli oceani che già avevano animato l’edizione 2017/18 della regata.  L’Ocean Race Summit Genova – scriveva l’ ANSA – “sarà una prima assoluta per l’Italia e la città di Genova, e riunirà i più importanti attori, innovatori e decision-maker nel campo della sostenibilità con l’obiettivo di prendere in esame il problema della salute degli oceani, quali l’inquinamento da plastica, e mettere in luce le possibili soluzioni su un piano locale, nazionale e globale“.

Ospitato dal Centro Congressi del Porto Antico, il convegno si svolgerà nella giornata del 20 settembre. Il sindaco di Genova Marco Bucci si unirà agli altri leader dei settori dell’impresa, della politica, della ricerca scientifica, del mondo accademico e della vela e dello sport in generale, oltre che a coloro che attivamente agiscono in favore dell’ambiente marino. L’obiettivo sarà mostrare come, insieme, sport e sostenibilità possano portare a un cambio di sistema reale, con una netta virata verso l’economia circolare”.

“Sono felice e orgoglioso che Genova ospiti l’Ocean Race Summit il prossimo settembre. Fin dalla sua nascita Genova è stata una città di porto. Prima di essere una città ‘di’ mare, Genova ha costruito il suo destino ‘sul’ mare e continuerà a costruire il suo futuro sul mare. Dò il mio più caldo benvenuto a questo importante evento, che costituisce un’opportunità di riunire il mondo dello sport, dell’impresa, del governo, della ricerca scientifica e tutti coloro che operano in favore degli oceani, che stanno soffrendo per seri fattori di stress come la pesca intensiva e l’inquinamento da mercurio e da plastica.”  Ha dichiarato Marco Bucci, sindaco di Genova. “Gli oceani rappresentano una delle più grandi risorse per la vita sul pianeta, e noi dobbiamo trovare risposte migliori a cambiamenti ambientali che non hanno precedenti e che impattano fortemente sull’umanità. Se saremo in grado di migliorare la salute degli oceani, ne avrà beneficio anche la salute degli uomini.”

Nel corso dell’edizione 2017-18 della regata, i sette Ocean Summit organizzati in varie sedi di tappa in tutto il mondo hanno fornito soluzioni concrete per aiutare a risolvere il problema dell’inquinamento da plastica che colpisce i nostri mari, impegnandosi in azioni positive sul lungo periodo. Prima della partenza della prossima edizione dal porto spagnolo di Alicante, che è in programma per l’autunno del 2021, saranno organizzati cinque eventi e altri cinque durante i nove mesi di svolgimento della regata“.

La Ocean Race dovrebbe iniziare dal suo porto di origine ad Alicante, in Spagna, nel quarto trimestre del 2021 e terminare a Genova, in Italia, nel giugno del 2022. La rotta completa sarà confermata nelle prossime settimane, con il punto di partenza di Aarhus, in Danimarca e L’Aia nei Paesi Bassi si è già confermata città ospitante, insieme a Cabo Verde, che sarà la prima tappa dell’Africa occidentale nella storia della Razza.

Qualcuno spieghi ai pennivendoli, scribacchini, markettari dell’informazione locale di Taranto ed agli illusionisti e spacciatori di fakenews (sotto mentite spoglie di funzionari, dirigenti o o amministratori comunali) che per fare del giornalismo bisogna verificare, approfondire le notizie da dare ai lettori. fare copia & incolla passando alla cassa del Comune di Taranto con il cappello in mano, non è giornalismo, ma bensì prostituzione professionale, attività purtroppo molto diffusa a Taranto. E l’ Ordine dei Giornalisti di Puglia tace, fingendo di non sapere, e si gira dall’altra parte….

 

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Grazie, Antonello de Gennaro

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