ROMA. “Il progetto che ci è stato anticipato in un incontro non va assolutamente bene, è molto simile a quello originario, lo respingiamo. Lavoreremo durante questo negoziato agli obiettivi prefissati con il signor Mittal e che il signor Mittal si è impegnato con me personalmente a raggiungere. E ci riusciremo”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha risposto alle domande dei cronisti parlando di Arcelor Mittal a margine di un evento all Università RomaTre .
La ex Ilva si prepara intanto a una battaglia per la difesa dei posti di lavoro a rischio, nella causa a Milano. La posizione è che una trattativa sulle basi presentate nel piano di ArcelorMittal, che prevede 4700 esuberi, non può iniziare, perché il gruppo un anno fa si è impegnato a garantire 10mila posti di lavoro.
“L’Ilva è un gruppo importante e significativo per il nostro piano industriale. Ieri ci è stato presentato il nuovo piano industriale dall’azienda, per noi è irricevibile”, dice Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, sull’incontro avvenuto ieri al Mise tra sindacati e Governo sull’Ex Ilva. “Non è possibile che dopo tutto quello che è successo – osserva Furlan – e dopo tutto il dibattito di fatto sul tavolo ci sono 6.300 esuberi, lavoratori e famiglie che rimangono senza reddito. Il 10 ci sarà sciopero generale”.
“Il Governo? Sulle crisi industriali – aggiunge la numero uno della Cisl – è difficile dire il Governo di oggi, ma è da tanto tempo che siamo all’anno zero, si aggiungono e riaprono crisi. E poi c’è la questione dello sblocco dei cantieri, che significa mettere in circolo soldi bloccati da anni, che corrispondono a posti di lavoro. Non è possibile tenere ferme le risorse in un Paese che ne ha davvero bisogno. È inaccettabile tenere bloccati quei miliardi“.
Il governo è al lavoro sulle proposte da presentare per l’ex Ilva. Martedì 10 tornerà a incontrarsi il gruppo ‘tecnico’ che ieri si è riunito prima del tavolo con il ministro dello Sviluppo economico, azienda, commissari e sindacati. Come ieri, dovrebbero essere presenti il consulente del governo Francesco Caio, ex ad di Poste Italiane, l’ad di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli e i rappresentanti dei ministeri dell’Economia e dello Sviluppo economico.