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25 Novembre 2024 01:12

Guai a chi tocca il “manovratore”. Casaleggio fa causa al giornale fondato dal partigiano Segre

L'azione civile è stata intrapresa nei confronti di un articolo che definiva la piattaforma Rousseau "una distorsione della democrazia". La prima udienza è stata fissata per martedì 14 gennaio in tribunale per un primo tentativo di mediazione. Ma questi grillini hanno mai letto l'art. 21 della Costituzione Italiana ?

ROMA – E’ stato un articolo dal titolo “ Rousseau, una distorsione paradossale della democrazia”(leggi QUI), pubblicato nello scorso mese di novembre 2019 a firma di Riccardo Rossotto, a scatenare la reazione legale dell’Associazione Rousseau proprietaria della piattaforma digitale da cui partono tutte le più importanti scelte del Movimento 5 Stelle, presieduta da Davide Casaleggio il quale ha deciso di intraprendere una causa civile al giornale di Bruno Segre per chiedere un risarcimento danni. La prima udienza è stata fissata per martedì 14 gennaio in tribunale per un primo tentativo di mediazione. Difficilmente alle prime battute si arriverà  ad un accordo tra alle parti, perché al” l’Incontro”, attualmente nessuno è intenzionato a fare un passo indietro e rimuovere l’articolo .

Il controllo tentacolare che l’Associazione Rousseau di Davide Casaleggio effettua sistematicamente sulla Rete che dissente o, anche solo, discute della struttura che governa il Movimento Cinquestelle ” come scrive questa mattina il quotidiano La Repubblica  è arrivato fino al giornale “L’incontro” fondato nel 1949 dal partigiano Bruno Segre, che diventato da pochi mesi una testata online, grazie a un gruppo di 18 soci torinesi e milanesi che hanno deciso di non disperdere l’eredità dell’avvocato e giornalista che ha fatto dell’impegno un simbolo per la città e non solo.

Infatti  è stato lo stesso Segre a incoraggiare i suoi eredi.La denuncia di Davide Casaleggio ( che mi sembra del tutto infondata) – ha dichiarato  Segredimostra che L’Incontro che ho fondato e diretto per settant’anni continua la sua tradizione di rivista indipendente che ha lo scopo di informare il pubblico su tutti gli aspetti della realtà politica che ci circonda, anche quelli critici affrontati nell’articolo. Mi sorprende che il denunciante non si renda conto che fra i diritti civili di libertà, quello relativo alla libertà di stampa è fondamento e garanzia di ogni ordine democratico».

In effetti, l’articolo del giornalista e avvocato esperto di diritto della Rete, è soprattutto un invito a non far cadere nell’oblio il dibattito sui meccanismi che regolano quotidianamente le decisioni nel Movimento fondato da Beppe Grillo. A partire dall’ambiguo intreccio tra le attività private dell’associazione di Davide Casaleggio e la propagandata “democrazia diretta” di cui la piattaforma della stessa associazione si fa garante. “Noi come giornale abbiamo l’ambizione quella di informare e fare approfondimenti in modo libero su temi che ci sembrano decisivi come questo – dice il direttore responsabile Beniamino Bonardiaffermiamo il diritto di discutere senza condizionamenti in un luogo che è aperto a tutte le opinioni, in cui ci si scrive, si ragiona sulle forme di democrazia dei partiti».Senza contare che l’impatto del dibattito non può essere andato molto lontano dalla cinta daziaria della città. L’Incontro è una piccola testata, uscita in formato cartaceo fino alla fine del 2018 quando Bruno Segre, compiuti i cento anni, ha annunciato di voler chiudere per “raggiunti limiti di età“.

Solo un gruppo di professionisti, tra cui ci sono l’ex presidente dell’Ordine degli avvocati, Mario Napoli, l’avvocato Fabio Ghiberti, l’ex assessore Andrea Bairati ( che è l’amministratore delegato della società editrice) ha deciso di investirci.

“Rivendichiamo la nostra libertà di potere affrontare un tema così importante, su queste cose non si può mediare. “Il nostro è un giornalino ed è molto singolare che Casaleggio monitori tutto, anche pubblicazioni così piccole, un controllo che pare essere totale. Non è il nostro caso, ma un giornale di queste dimensioni non può sopportare una causa”  ha dichiarato l’ avvocato Ghirardi socio de “L’Incontro” che aggiunge “L’articolo si interroga sui rapporti tra gli enti privatistici che rispondono a Casaleggio e un partito politico, crediamo sia un tema di importanza democratica sul quale la stampa deve essere libera”.

“Casaleggio denunci anche noi”. Così in una nota gli esponenti di Radicali Italiani e +Europa a proposito della denuncia da parte di Davide Casaleggio nei confronti della testata torinese “L’Incontro”.

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