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22 Novembre 2024 05:28

Coronavirus: i retroscena sul caso del carpentiere di Torricella risultato positivo dopo un viaggio a Codogno

Secondo le prime informazioni il 33enne di Torricella è stato prelevato all' Aeroporto di Brindisi e riportato a casa dove sarebbe entrato in contatto solo con la moglie. Da accertare chi abbia consentito al cittadino di Torricella di lasciare la "zona rossa" e prendere un aereo mettendo a rischio anche gli altri passeggeri.

ROMA – E’ arrivato in Puglia,  a Taranto il “Coronavirus“. A portarlo, risultando positivo un uomo di 43 anni, Massimo Mezzolla , carpentiere originario di Manduria e residente a Torricella (entrambe località in provincia di Taranto)  rientrato in Puglia pochi giorni fa da Codogno, zona “focolaio” del virus in Lombardia, dopo esser andato a trovare alcuni parenti,  volando in aereo lunedì sera da Milano Malpensa a Brindisi  per fare rientro a casa .

Secondo le prime informazioni il 43enne di Torricella è stato prelevato all’ Aeroporto di Brindisi e riportato a casa dove sarebbe entrato in contatto solo con la moglie. Doveroso a questo punto accertare chi abbia consentito al cittadino di Torricella di lasciare la “zona rossa” e prendere un aereo mettendo a rischio anche gli altri passeggeri. Anche perchè i familiari del ragazzo, il fratello che lo ha portato dall’aeroporto a casa senza nessuna indicazione di quarantena, come ci segnalano degli abitanti di Torricella, hanno trascorso normalissime giornate scandite dal lavoro , la spesa mettendo a rischio la diffusione del virus contratto dal loro parente.

Secondo notizie circolanti e mai smentite la persona ricoverata, sarebbe stato “consigliato” dal suo medico curante, tale Peppo Turco che è anche un consigliere regionale del centrosinistra, ed il 33enne affetto dal virus, il quale ancora prima di farsi ricoverare in Ospedale, si sarebbe rinchiuso nella sua villetta a Trullo di Mare sul litorale jonico, in una specie di “quarantena” autogestita, sino a quando le sue condizioni non sono peggiorate ed è stato allora che è scattato l’allarme sanitario anche in Puglia.

 

 

Sui socialnetwork corre voce che il consigliere regionale Peppo Turco, in passato già sindaco di Torricella sarebbe stato al corrente di tutto, quale medico curante di Massimo Mezzolla  (il 43enne originario di Manduria e residente a Torricella) ma si sarebbe preoccupato esclusivamente di “tutelare la nostra comunità”, cioè il paese in questione, senza rendersi conto che invece stava facendo esattamente l’opposto.

Ma qualcosa non quadra, in quanto il 24 febbraio il Comune di Codogno (il “focolaio” principale del CoronaVirus) si trovava già in isolamento per decreto ministeriale. E giustamente qualcuno fa notare l’incongruenza con le dichiarazioni del medico curante Peppo Turco che è anche consigliere regionale eletto nelle liste civiche di Emiliano. Qualcuno quindi sta mentendo. Ci auguriamo a questo punto che la Procura di Taranto, segua l’esempio di quelle di Lodi e faccia la dovuta chiarezza sulla vicenda piena di contraddizioni, che definire inquiete, è dire poco.

Dopo aver verificato gli avanzati sintomi riconducibili agli effetti del virus  le autorità sanitarie intervenute hanno trasferito Massimo Mezzolla con la massima cautela in ambulanza  all’Ospedale Moscati, ricoverandolo nel reparto Malattie Infettive, dove gli è stato praticato il tampone per la ricerca del virus.

Incredibilmente il governatore pugliese Michele Emiliano che ricopre anche il ruoo di assessore alla sanità pugliese preso dalla foga di dare la notizia, ha persino sbagliato il nome dell’ ospedale indicandolo in un primo momento come il S.S. Annunziata di Taranto. Ma non solo, infatti Emiliano scrive nel suo comunicato stampa sopra riportato, che il 33enne Massimo Mezzolla affetto dal CoronaVirus avrebbe dichiarato di vivere da solo, quando invece sui socialnetwork si dichiara “sposato“.

Il test verrà domani trasmesso all’Istituto Superiore di Sanità per la conferma di seconda istanza. Tutte le persone con le quali il soggetto è stato in contatto dopo il soggiorno a Codogno verranno sottoposte a tampone e poste in quarantena nelle prossime ore secondo i protocolli previsti.

 

La Regione Puglia a seguito dell’individuazione del caso sospetto in Provincia di Taranto ha reso noto, di concerto con il presidente della Provincia di Taranto, col sindaco di Taranto, col prefetto di Bari coordinatore dei prefetti pugliesi, con il direttore dell’ufficio scolastico regionale che, a partire dalla giornata di oggi e sino a domenica 1 marzo verranno effettuate in tutte le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Taranto, operazioni sanitarie di sanificazione, in attesa di concordare con il Governo una specifica ordinanza che contenga ulteriori provvedimenti di prevenzione sanitaria.

Ecco di lato la prova che le dichiarazioni fatte ai soliti “amichetti” pennivendoli dal consigliere regionale-medico di base Peppo Turco non sono veritiere !

A tal fine il presidente della Provincia di Taranto  e i sindaci dei vari comuni poichè il presidente della Regione Puglia non ha alcun potere per poter disporre la chiusura delle scuole, hanno emesso dei provvedimenti di chiusura degli istituti scolastici al fine di consentire di poter procedere alle necessarie operazioni di sanificazione.

 

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