ROMA – Il decreto con cui il Governo ha operato finalmente una stretta decisa per battere il CoronaVirus in Italia, e’ entrato in vigore oggi fino al 25 marzo , disponendo la chiusura di nuove attività e servizi ritenute non essenziali: quindi chiusura ai bar, pub e ristoranti. Restano attivi tra gli idraulici, meccanici, benzinai, tabaccai ed edicole.
DPCM 11-marzo-2020I trasporti continueranno a funzionare. Le industrie e fabbriche potranno continuare lavorare ma dovranno garantire i richiesti requisiti di sicurezza. Restano chiusi invece i reparti aziendali non ritenuti indispensabili. Le aziende e le fabbriche quindi lavoreranno sulla base di precisi accordi delle Regioni con i sindacati, perché non si può rischiare di mettere a rischio le due filiere che per nessuna ragione devono entrare in sofferenza: quella agroalimentare e quella sanitaria.
Si potrà uscire di casa solo per motivi di lavoro, di salute o di necessità. Non c’è un esplicito divieto di passeggiate nel decreto, ma permane l’invito a non uscire se non esclusivamente per comprovati motivi di necessità.
Che cosa chiude?
Sono sospese secondo quanto contenuto nell’ultimo decreto di ieri (leggi sopra) del presidente del Consiglio – le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Chiusi i mercati su strada. Chiusi i bar, i pub, i ristoranti.
Chiusi anche i servizi di mensa che non garantiscono la distanza interpersonale di un metro. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili nelle aziende e fabbriche. Come previsto dal precedente decreto resteranno chiusi fino al 3 aprile cinema, musei, teatri, scuole e università.
Ieri in Italia sono stati registrati oltre 2000 nuovi contagi. Il Governo ha stanziato fino a 25 miliardi per l’emergenza. Una decisione discutibile adottata del premier Conte quella di nominare Domenico Arcuri un manager attuale amministratore delegato di Invitalia, accanto al capo della protezione civile Angelo Borrelli nella gestione dell’emergenza coronavirus, pur di non nominare commissario straordinario Bertolaso che è un esperto consolidato di stati di emergenza, in quanto vicino al centrodestra che lo aveva proposto. Ma Conte non vuole cedere il palcoscenico “mediatico”.
Ogni regione deciderà caso per caso come organizzare il trasporto pubblico locale, in base alle esigenze locali. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a sua volta potrà chiudere gli aeroporti (conseguenza anche della rinuncia di molte compagnie aeree a volare da e per l’ Italia !) e ridurre anche le corse interregionali di treni e autobus.
Occorre portare con sè il modulo di autocertificazione ogni volta che si esce da casa
Qualsiasi cittadino venga fermato dalle forze dell’ordine deve portare con sé il modulo di autocertificazione che trovate qui sotto, e che è scaricabile anche dal sito del Ministero dell’Interno, per chi si muove con un mezzo pubblico o privato, ma anche chi va a piedi. Se hai difficoltà a visualizzare il contenuto nel box qui sotto, clicca su questo link per scaricare la versione pdf del documento completo
autodichiarazione Corona VirusNon esiste alcun divieto di passeggiata. Al momento non è contenuto in alcuno dei decreti firmati dal ministero della Salute o dal Governo, compreso l’ultimo licenziato ieri sera a tarda ora e valido da questa mattina fino al 25 marzo.
Chi esce da casa per prendere aria e allentare la tensione, per raggiungere il tabaccaio e acquistare le sigarette, per consentire al cane di fare i bisogni, non è passibile di alcuna sanzione, contrariamente a quanto alcune forze dell’ ordine ed agenti di polizia municipale poco informati vanno sostenendo in giro per l’Italia
Lo confermano al CORRIERE DEL GIORNO fonti del Viminale che in queste ore stanno interpretando il Dpcm “11 marzo”. La stessa Protezione civile, interpellata, ha spiegato che non esiste alcun “divieto di passeggiata“, ma soltanto un forte invito a restare a casa.