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22 Luglio 2024 14:23
22 Luglio 2024 14:23

Giustizia: al via il processo penale telematico

A seguito di questo provvedimento, l’ufficio giudiziario che ha avanzato richiesta per l’attivazione del deposito digitale potrà per la prima volta in Italia ricevere, con valore legale, per via telematica le memorie e le istanze successive alla conclusione delle indagini preliminari e gli avvocati potranno operare tali depositi senza produrre e depositare ulteriormente il cartaceo

ROMA – E’ stato pubblicato oggi il decreto ministeriale, firmato dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che consente il deposito telematico di memorie e istanze delle difese presso il pubblico ministero che abbia concluso le indagini preliminari.

A seguito di questo provvedimento, l’ufficio giudiziario che ha avanzato richiesta per l’attivazione del deposito digitale potrà per la prima volta in Italia ricevere, con valore legale, per via telematica le memorie e le istanze successive alla conclusione delle indagini preliminari e gli avvocati potranno operare tali depositi senza produrre e depositare ulteriormente il cartaceo. Il primo ufficio a chiedere l’attivazione è stata la Procura della Repubblica di Napoli.

Il deposito telematico degli atti, al momento “facoltativo”, avrà valore legale a partire dal 25 giugno prossimo. Il Processo Penale Telematico è un obiettivo fissato dal legislatore per massimizzare la funzionalità del sistema e da tempo il ministero della Giustizia è impegnato per realizzare le infrastrutture necessarie e per diffondere capillarmente la cultura del digitale, grazie anche allo sforzo profuso dal personale degli uffici giudiziari e della Direzione Generale dei Sistemi Informativi e Automatizzati (Dgsia).

La diffusione su tutto il territorio dell’esperienza “pilota” della Procura della Repubblica di Napoli, con i successivi decreti che a breve seguiranno e con l’ampliamento della digitalizzazione a ulteriori settori del procedimento e del processo penali, “rappresenteranno i successivi passi di un percorso ormai irreversibile” secondo il ministro guardasigilli Bonafede.

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