Dopo averci ignorato per 8 mesi senza mandarci un comunicato stampa, una comunicazione, un invito a conferenze e convegni dove è più facile invitare i giornalisti a “telecomando” con cui farsi fare le “interviste-markette” nel centro della città, la Confcommercio di Taranto ha riunito la propria Giunta per discutere sulla nostra inchiesta sugli “affarucci” del loro vicepresidente vicario Aldo Manzulli & famiglia. Chiaramente per loro quello che abbiamo scritto e documentato “è tutto falso”, strategia abituale di Giangrande & co. quando non sanno che dire ! O sarà forse perchè al Presidente Giangrande servono i voti di “categoria” rappresentanti Manzulli e quelli pilotati dal segretario dell’ associazione Angelo Colella, e quindi non ha il coraggio e gli “attributi” per invitarlo alle dimissioni e metterlo alla porta, come farebbe un’associazione seria che vuole tutelare la propria immagine e trasparenza ?
Abbiamo infatti saputo qualcos’altro sulla Infosystem, società della famiglia Manzulli, che non versa in un buon momento finanziario, con un forte indebitamento che ne mette a rischio l’esistenza e la proprietà del capannone di S. Giorgio Jonico ove hanno sede le attività del vicepresidente vicario dei commercianti tarantini Aldo Manzulli. Abbiamo anche avuto notizia in “ambienti” del Comune di Taranto, circostanza che ci è stata confermata dall’assessore competente, che Manzulli e Colella hanno un forte “appetito” su un possibile prossimo appalto da circa 1milione 800mila euro che la Regione Puglia ha stanziato in favore del Comune di Taranto per delle iniziative informatiche a supporto del turismo… Ma purtroppo per loro il Sindaco Stefàno ha dato una chiara e forte indicazione ai suoi assessori e dirigenti comunali: il Comune di Taranto assegna solo appalti “chiari e trasparenti” e non tele-pilotati come piacerebbe a qualche questuante-aspirante “furbetto“…
Qualcuno in Confcommercio a Taranto credeva di avere a che fare con noi scambiandoci con quel giornalista che pur di avere una sede dove presentare il proprio anonimo “libro” che come sempre non varcherà il ponte girevole e quello di Punta Penna, in termini di lettori (ammesso che qualcuno li compri….) è sempre pronto e disponibile a mettersi al loro servizio permanente effettivo per fare interviste e paginate di pseudo informazione-elettorale gratuita ! Tutto questo cari lettori, accade dopo che nell’ultimo anno hanno chiuso 1.000 esercizi commerciali con un percentuale del +330% sul 2013 senza che la Confcommercio di Taranto abbia realizzato alcuna iniziativa valida e concreta per sostenere le attività dei propri associati, salvo qualche manifestazione di stampo “paesano” stile molto caro al presidente Giangrande (da Avetrana), che si limita a “presidiare” la sede di viale Magna Grecia. Poltrona senza della quale lui non esisterebbe.
Basterebbe andarsi a leggere i commenti lasciati dai commercianti tarantini sulle nostre pagine e gruppi Facebook , dove giusto per darvi un parametro , il nostro quotidiano online dopo solo 8 mesi ha superato la Confcommercio in termini di consenso (i cosiddetti “mi piace“). Ma chiaramente tutto ciò è scontato quando si affida, come fa la Confcommercio di Taranto, la comunicazione ed il marketing a dei dilettanti allo sbaraglio, che al massimo sanno pubblicare le foto delle loro “cenette” casalinghe con i “pennivendoli-markettari” sempre pronti ad accettare un piatto di pasta !
Come mai la Confcommercio guidata da Giangrande-Manzulli-Colella non ci smentisce, non ci querela per la nostra inchiesta che abbiamo pubblicato ieri, che ha scoperchiato un modo di lavorare e fare il furbetto a dir poco “vergognoso” ? Non temiamo smentite, rettifiche, querele, citazioni per danni. Anche perchè i nostri legali sono pronti a rispondere con efficacia e pieni di documenti che proverebbero davanti a qualsiasi Tribunale la correttezza di quanto abbiamo scritto. O forse hanno paura di dover pagare un avvocato a Roma, ove ha sede la nostra società editrice, ed è registrata la nostra testata e da dove vengono pubblicati questi articoli ? Noi li aspettiamo…con la massima tranquillità !
Stiamo preparando un’inchiesta-reportage sullo stato del commercio e dei commercianti tarantini, ed abbiamo parlato con varie associazioni, con l’ex presidente “storico” della Confcommercio di Taranto Emanuele Papalia che ci ha fornito ampi ragguagli , abbiamo acquisito una copiosa documentazione “parlante”, ci siamo confrontati con altri imprenditori e commercianti fra cui il consigliere Giancarlo De Bartolomeo attuale candidato d’opposizione alla presidenza Giangrande (uscente) .
Per questa ragione, e solo per questa, abbiamo invitato per correttezza professionale e deontologica l’attuale presidente uscente Giangrande a farsi intervistare telefonicamente o via Skype dal nostro direttore, fornendo ogni dovuta garanzia e cioè la pubblicazione integrale del file audio dell’ eventuale intervista, ma non abbiamo avuto da loro alcuna risposta. Sarà perchè Giangrande è privo di argomenti, perchè è sin troppo “contento” della sua comunicazione attuale, o perchè ha paura di una nostra intervista ? Ai lettori e commercianti di Taranto la scelta della risposta migliore…
Una cosa è certa. La Confcommercio di Taranto non avrà mai il coraggio di tirare fuori dai cassetti del suo commercialista Cannizzo (quello che voleva farsi rimborsare i soldi dalla Camera di Commercio come contributo a fondo perduto, dopo aver pagato la metà dell’importo reale con un assegno post-bancati) i propri bilanci, i propri numeri “ufficiali”. Ma forse quelli li consulteranno presto altre persone con maggiore Autorità di noi, che siamo solo dei giornalisti. E la storia continua…..
Questa la nostra mail (rimasta senza risposta) inviata alla Confcommercio: