di REDAZIONE POLITICA
Il senatore Luigi Vitali nato a Taranto brindisino d’adozione (per la precisione, di Francavilla Fontana) è l’ultimo acquisto dell’armata brancaleone dei sostenitori last-minute del Governo Conte, ex coordinatore-rottamatore di Forza Italia in Puglia. Diventato senatore grazie al listino “bloccato” alle ultime elezioni politiche dopo essere stato sonoramente “trombato” dal non-voto degli elettori nelle urne.
“Ho deciso di sostenere il presidente Conte, perché in una situazione drammatica come quella che vive il Paese, vedo gente pensare più a interessi di parte, seppure legittimi, anziché pensare a cosa serve al Paese“. Il senatore Luigi Vitali, ex sottosegretario alla Giustizia del governo Berlusconi, ha detto definitivamente addio al gruppo di Forza Italia annunciando all’Agenzia Adnkronos il suo sostegno all’ipotesi di un Governo Conte ter.
“Non è questo il momento delle contrapposizioni, ma – assicura Vitali – di dare come classe dirigente complessiva un segnale a chi non ha ancora ricevuto la Cig, il vaccino, a chi è stato costretto a chiudere attività, alle partite Iva, alle imprese ai commercianti, che il Paese è unito, perché solo insieme si uscirà dal tunnel“.
“C’è tempo per le contrapposizioni e per le diversità, oggi – rimarca Vitali – è il tempo dell’unità e il presidente Conte mi sembra quello che la possa garantire. Sono uscito a giugno del 2019 da Forza Italia per contrasti con il vicepresidente Tajani. Stavo nel gruppo di Fi – rivela – perché la presidente Bernini, alla quale mi lega un sincero rapporto di amicizia e di riconoscenza, mi ospitava. Ho comunicato questa sera alla presidente Bernini la decisione di sostenere il presidente Conte“. E’ quindi pronto a votare il Conte ter, gli chiedono i giornalisti dell’ ADN Kronos ? ”Sì”, assicura l’ex azzurro, che dovrebbe approdare nel nuovo gruppo dei ‘responsabili‘ al Senato ‘Europeisti‘, che con il suo arrivo salirebbe a undici componenti. Auspica il ritorno di Renzi? ”Non è un mio problema”, conclude Vitali.
Chi è Luigi Vitali
Per avere notizie certe su Vitali bisogna ricorrere alla banca dati di Wikipedia, e scoprire che aveva aderito nel 1995 a Forza Italia entrando in consiglio comunale, a Francavilla, ricoprendo la carica ininterrottamente anche negli anni successivi. Con le elezioni politiche del 1996 è stato eletto per la prima volta deputato e nello stesso anno è entrato a far parte del consiglio direttivo di Forza Italia alla Camera.
Rieletto in Parlamento nel 2001, ha presentato nel 2002 gli emendamenti che hanno depenalizzato in misura sostanziale il reato di falso in bilancio e quattro proposte di legge per introdurre il condono fiscale “tombale”, il condono edilizio, il condono previdenziale e quello per le sanzioni amministrative del codice della strada. Il 30 dicembre 2004 venne nominato sottosegretario alla Giustizia nel Governo Berlusconi II, mantenendo l’incarico anche con il Governo Berlusconi III sino al 17 maggio 2006.
Alle elezioni politiche del 2008 è stato rieletto alla Camera e negli anni successivi ha ricoperto gli incarichi di presidente della delegazione parlamentare presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e componente della commissione Giustizia, del comitato per la legislazione e della commissione giurisdizionale per il personale.
Non ricandidato nel 2013, l’anno successivo è stato candidato come componente laico del Consiglio superiore della magistratura in quota Forza Italia ma la sua candidatura non ha ricevuto il necessario appoggio e consenso delle altre forze parlamentari che gli contestavano di essere stato fautore e relatore di molte leggi “ad personam” nonché imputato per falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta sulla P4 e per abuso d’ufficio per lo scandalo sulle farmacie abusive di Brindisi.
Il 17 febbraio 2015 Vitali venne nominato da Silvio Berlusconi commissario regionale di Forza Italia in Puglia, con l’intento di sottrarre la dirigenza regionale del partito dall’egemonia della corrente di a Raffaele Fitto.
Alle ultime elezioni politiche del 2018 Vitali si è candidato nel collegio uninominale di Lecce al Senato della Repubblica, sostenuto dalla coalizione di centro-destra, perdendo per 20.000 voti di differenza contro il candidato dei 5 Stelle. Viene “salvato” ed eletto nella quota “proporzionale”. Diventa vice presidente della Commissione Affari Costituzionali. A ottobre 2020 viene sostituito da Mauro D’Attis come commissario regionale di FI.
Vicino alle posizioni del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il 18 settembre 2019 aderisce al suo nuovo partito Cambiamo! rimanendo poi però in Forza Italia. In occasioni delle elezioni regionali in Puglia del settembre 2020 si avvicina alla Lega, grazie alla sua amicizia ferra con il sen. Roberto Marti sostenendo la giovane candidata del Carroccio Adriana Balestra che arriva seconda in lista nella Provincia di Brindisi e non viene eletta.
Il senatore Vitali nonostante non avesse votato la fiducia al Senato al Premier Giuseppe Conte dichiarando di non voler sostenere un governo con Alfonso Bonafede nel ruolo di Guardasigilli in virtù della sua idea di giustizia “giustizialista”- il 27 gennaio 2021, nell’ambito della crisi di Governo dopo le fresche dimissioni di Conte, ha annunciato che intende dare il suo sostegno ad un eventuale Governo Conte III, Novità di rilievo, visto che Vitali è vicino a Mariarosaria Rossi, l’ex berlusconiana uscita da Forza Italia, che sta lavorando per attrarre altri senatori.
Dietro le quinte dell’ingresso di Vitali fra i “supporter” di Conte, ci sono alcune ragioni di opportunisno. La maggioranza di governo stava procedendo dritta verso una riforma della legge elettorale in senso proporzionale con sbarramento al 5%. Persino Italia Viva di Matteo Renzi si era schierata a favore insieme al Movimento 5 Stelle ed al Partito Democratico .
Bisogna chiedersi cosa accadrebbe nel Centrodestra se alle prossime elezioni politiche ci fosse davvero la legge sulla quale hanno trovato un’intesa M5S, Pd e renziani? Il movimento “Cambiamo!” guidato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, , che nei sondaggi supera di poco l’1%, confluirebbe nelle liste della Lega. Il modello è quello del Partito Sardo d’Azione, che alle Regionali nell’Isola corre da solo ma alle Politiche e alle Europee ha trovato ospitalità e rifugio per i propri candidati nelle liste di Salvini.
Il senatore ex Forza Italia, poi di Cambiamo! ed ora “Contiano” Luigi Vitali, la scorsa estate aveva deciso di entrare nella Lega di Matteo Salvini come riferito al nostro direttore dall’ attuale coordinatore regionale pugliese Roberto Marti, il quale parlando di Vitali, lo definiva “mio fratello“. L’ufficializzazione del passaggio di Vitali alla Lega era stata soltanto posticipata a dopo le Regionali di primavera in Puglia che sono risultate disastrose per gli esponenti pugliesi di Salvini che nel giro di un anno (dalle Europee 2019 elle Regionali 2020) hanno perso il 16% dei voti.
Adesso chi glielo dice a Salvini che Vitali l'”amico del cuore” di Marti invece di entrare nella Lega è passato fra i supporter di Conte ?