di REDAZIONE CRONACHE
Il ministero della Salute ha disposto il divieto di vendita delle mascherine U-Mask ed il ritiro dal mercato . La decisione è presa dopo che i Carabinieri del Nas (Nucleo Antisofisticazione e Sanità) di Trento avevano segnalato che le mascherine erano state validate come dispositivi medici da un laboratorio che era privo di autorizzazione.
Il ministero della Salute sottolinea che le U-Mask non possono essere considerate dispositivi medici e che quindi si riscontrano potenziali rischi per la salute.
Tra le priorità millantate dalla mascherina biotech, c’era non solo la possibilità di riutilizzarla, ma anche che il dispositivo avrebbe bloccato i contaminanti dell’aria sulla superficie della maschera stessa per poi distruggerli all’interno del filtro.
A metà febbraio l’Antitrust aveva avviato un procedimento contro la promozione e la vendita delle mascherine U-Mask perché “verrebbe enfatizzata l’efficacia di questi dispositivi con modalità ingannevoli e aggressive, sfruttando indebitamente la situazione di emergenza sanitaria in corso per indurre il consumatore a comprare a prezzi elevati il prodotto reclamizzato”.
Betta Maggio, rappresentante legale della U-Earth Biotech, e della Pure Air Zone Italy, società produttrice delle mascherine che ha sede a Londra e una filiale a Milano ha replicato con un comunicato stampa in cui contesta il provvedimento e in cui anticipa che lunedì 22 febbraio presenterà alle autorità “nuove certificazioni di analisi, eseguite da uno dei pochissimi laboratori accreditati Accredia“.