di REDAZIONE POLITICA
Dopo aver giurato i 39 sottosegretari del governo Draghi da oggi sono nel pieno esercizio delle loro funzioni. Il premier al termine del giuramento ha salutato con un breve applauso i membri del suo governo sollevando le mani strette in un pugno in segno di complimenti e spirito di squadra.
Dopo essersi sottoposti all’ormai inevitabile tampone, i 39 viceministri e sottosegretari, 19 di quali donne si sono presentati tuttiu puntuali nella sala dei galeoni di palazzo Chigi dove sono stati divisi in tre gruppi, posizionati ognuno a distanza di garanzia dinanzi al premier Mario Draghi e al sottosegretario della presidenza del Consiglio Roberto Garofoli.
La cerimonia di giuramento si è svolta per la prima volta nel rispetto delle regole anti contagio. Una cerimonia velocissima per svolgere l’adempimento di legge, senza neanche una dichiarazione, giusto il tempo di dire “lo giuro” dopo la formula di rito letta per tutti dal sottosegretario Garofoli e quindi la firma, uno per volta, senza alcuna stretta di mano e un solo applauso alla fine delle operazioni per ogni gruppo, e poi tutti al lavoro, prendendo possesso dei rispettivi uffici.
Quasi tutti in abito scuro con qualche rara eccezione come la cravatta rossa di Giancarlo Cancelleri del M5s, il completo celeste chiaro indossato da Lucia Borgonzoni della Lega, il tailleur bianco con maglia beige della pentastellata Lucia Accoto, il completo giacca- abito con fiori blu su fondo scuro dell’esponente Iv Teresa Bellanova. Non mancano i dettagli: la dem Alessandra Sartore ha indossato un’intramontabile e sempre elegante filo di perle, mentre il è decisamente più casual il leghista Gian Marco Centinaio con i braccialetti di plastica ai polsi.