di REDAZIONE POLITICA
Si riapre puntando su attività all’aperto e scuola. Consentiti gli spostamenti tra regioni, ma con alcuni accorgimenti: spostamenti liberi tra aree gialle, previsto invece un pass tra aree di diversi colori. È stata una conferenza stampa quella del premier Mario Draghi all’insegna di “prudente ottimismo e fiducia” sul tema delle riaperture delle prossime settimane dopo la riunione della cabina di regia. Le decisioni di ieri mattina “anticipano al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla” ha detto il premier “ma introducono un cambiamento rispetto al passato nel senso che si dà precedenza alle attività all’aperto e alle scuole. Tutte le scuole riaprono completamente in presenza nelle zone gialle e arancioni”.
Nel processo di riapertura delle attività all’aperto l’esecutivo di governo secondo Draghi, “ha preso un rischio ragionato, fondato sui dati, che sono in miglioramento, non drammatico, ma in miglioramento. Questo rischio incontra le aspettative dei cittadini e si fonda su una premessa: che quei provvedimenti che governano il comportamento nelle attività riaperte siano osservati scrupolosamente, quindi mascherine e distanziamenti. In questo modo questo rischio si traduce in una opportunità straordinaria non solo per l’economia, ma anche per la nostra vita sociale”.
Per il premier Mario Draghi “la campagna vaccinale sta andando bene, con alcune sorprese, quella è stata una delle cose fondamentali per prendere le decisioni” sulle riaperture. Dopo il monitoraggio del 23 aprile, che consentirà di stabilire le fasce delle Regioni, comincia la riapertura graduale di tutte le attività. La roadmap del Governo per le riaperture che cominceranno tra dieci giorni a partire dal 26 aprile, è la seguente fino al 1 luglio.
26 aprile: consentiti gli spostamenti tra regioni gialle. Chi ha il pass potrà andare anche nelle regioni in fascia arancione e rossa utilizzando il certificato che dimostra di aver fatto il vaccino, di essersi sottoposti a tampone nelle 48 ore precedenti, di aver avuto il Covid ed essere guarito). Nelle regioni gialle ripartono il calcetto e gli altri sport all’aperto. Aperte con didattica in presenza tutte le scuole di ogni ordine e grado anche nelle zone arancioni.
Riaprono nelle regioni in fascia gialla i ristoranti a pranzo e a cena solo con tavoli all’aperto. Riaperti musei, teatri, cinema e spettacoli sono aperti con misure di limitazione della capienza.
Dal 15 maggio riaprono le piscine all’aperto. Si potrà andare in spiaggia. Riaperti gli stadi che potranno ospitare fino a 1.000 spettatori.
Dal 1 giugno possono riaprire i locali pubblici con i tavoli anche al chiuso a pranzo. Riaprono le palestre con nuove linee guida.
Dal 1 luglio ripartono fiere e congressi con nuove linee guida. Riaprono anche le terme e parchi tematici con nuove linee guida.
Su un punto il presidente del Consiglio è stato molto chiaro: “Se i comportamenti sono osservati , e sulla campagna vaccinale non ho dubbi che sarà sempre meglio, la possibilità che si torni indietro è molto bassa e in autunno la vaccinazione sarà molto diffusa”.
A proposito, invece, del decreto sostegni, “è segnato da rapidità dei pagamenti, dal 30 marzo a oggi sono stati pagati due miliardi nella prima settimana e nella seconda un miliardo, ma i pagamenti non sono ancora terminati“. Parlando del prossimo decreto per le imprese, Draghi ha spiegato che “la questione aperta è se introdurre cambiamenti” nei prossimi sostegni alle imprese: “il criterio adottato nel primo decreto è quello del fatturato ma ha suscitato perplessità in tanti per vari motivi. Il ministero sta pensando ad aggiungere, oltre a quello del fatturato, anche un criterio che riguarda l’utile, l’imponibile fiscale, in modo da vedere esattamente i soggetti più colpiti dalla pandemia”.
“Naturalmente non si può aver tutto: con il fatturato i tempi sono molto rapidi, con altri parametri i tempi si allungano di tre o quattro settimane” ha aggiunto Draghi spiegando la logica del Governo: “un sostegno alle persone – umanitario – per coloro che hanno perso tutto e non per colpa loro, un altro serve a evitare che le imprese per mancanza di liquidità chiudano o vengano acquistate da qualcuno che si presenta all’improvviso. Sta capitando“.
Ci saranno sicuramente “settori industriali che con i cambi di comportamenti e tecnologie non avranno più mercato, in quel caso significherà assistere la transizione“.