di REDAZIONE CRONACHE
Ne è passata di acqua sotto i ponti, ma nel suo caso in 134 anni sono passate anche tante navi della Marina Militare da sempre di casa nelle acque dei due mari di Taranto, la quale oggi mentre la città dimentica…con un post su Instagram ha voluto fare gli auguri di buon compleanno al Ponte San Francesco di Paola, meglio conosciuto come “Ponte Girevole” per la possibilità di aprirsi al passaggio delle navi, è la struttura che collega l’isola del Borgo Antico con la penisola del Borgo Nuovo del capoluogo jonico.
Grazie al ponte girevole e all’Arsenale Militare della Marina, che venne finanziato grazie ai fondi previsti dalla “legge sugli Arsenali” del 1882 la città Taranto cambiò volto passò all’ economia industriale, con una notevole crescita demografica.
Inaugurato il 22 maggio 1887 dall’ammiraglio Ferdinando Acton, il ponte sovrasta il canale navigabile che unisce il Mar Grande al Mar Piccolo. A causa della presenza del ponte, la larghezza nel tratto più stretto del canale è limitata a 58 metri. Realizzato dall’Impresa industriale italiana di costruzioni metalliche di Alfredo Cottrau a Castellammare di Stabia , su progetto dell’ingegner Giuseppe Messina che ne diresse i lavori di costruzione, era originariamente costituito da un grande arco a sesto ribassato in legno e metallo, diviso in due braccia che giravano indipendentemente l’una dall’altra attorno ad un perno verticale posto su uno spallone. Il funzionamento avveniva grazie a turbine idrauliche alimentate da un grande serbatoio posto sul Castello Aragonese adiacente, capace di 600 metri cubici di acqua che in caduta azionavano le due braccia del ponte.
La struttura venne successivamente rimodernata negli anni 1957-1958, introducendo un funzionamento di tipo elettrico, ma mantenendo di fatto inalterati i principi ingegneristici della allora costituenda Direzione del genio militare per la Marina. Il progetto fu realizzato dalla Società Nazionale Officine di Savigliano, per tutto quello che riguardava gli organi meccanici ed i comandi elettrici. Il nuovo ponte costruito da un cantiere navale locale, i Cantieri Tosi specializzati nella costruzione di sommergibili venne inaugurato dal presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 10 marzo 1958, e venne intitolato a San Francesco di Paola, protettore delle genti di mare.
Il ponte appare in alcuni film, il più antico dei quali è senz’altro “La nave bianca“, girato a Taranto nel 1941. Anche Gabriele d’Annunzio in un suo poema “Laudi del Cielo del Mare della Terra e degli Eroi” cita la struttura. Il ponte girevole è stata anche la destinazione di uno dei frequenti viaggi automobilistici del conte Oddino degli Oddi-Semproni e delle sue due zie, in “Sipario ducale” di Paolo Volponi, romanzo del 1975, ambientato nella Urbino del 1969. Nel 2018 sotto il Ponte Girevole sono state girate numerose scene della serie tv “Six Underground“ diretta da Michael Bay prodotta da Netflix . Nonostante il capoluogo jonico sia stato teatro di numerosi ciak, nella finzione risulteranno ambientati a Beirut.
Quella che all’epoca fu considerata un’opera avveniristica, oggi è un pezzo di storia della città dei “due mari” e della Marina, che merita di essere preservato e celebrato. Anche se la politica locale è cieca ed indifferente, quel ponte fa parte della vera storia di Taranto. E lo sarà per sempre.