di REDAZIONE CRONACHE
Stop al coprifuoco, resta l’obbligo del distanziamento e della mascherina e tutte le regole e i protocolli per la ristorazione ed il commercio che vengono in vigore nelle zone gialle. Verranno anticipate tutte le riaperture previste dal decreto del governo per le prossime settimane. Le discoteche continuano a restare chiuse. Sono questi i punti essenziali dell’accordo raggiunto sulle zone bianche controfirmato dal Ministero della Salute e le Regioni, nell’incontro intercorso tra il ministro Roberto Speranza ed il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al quale era presente anche il dirigente del Ministero, Giovanni Rezza, ed il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.
Nel corso dell’incontro è stata discussa e condivisa una linea di azione per le zone bianche che sarà poi introdotta in una prossima ordinanza del ministro Speranza che si è dichiarato “soddisfatto dell’intesa perché c’è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità”. Affermazioni che sembrano come una replica sottile alle Regioni che invece avevano chiesto di poter riaprire le discoteche in sicurezza.
La proposta convenuta riportata in una nota stampa congiunta, “prevede che fermi restando i criteri base della prevenzione, mascherine, distanziamento, areazione e sanificazione luoghi chiusi, una volta che una Regione entri nella zona bianca, sia superato il cosiddetto ‘coprifuoco’ e si possano anticipare al momento del passaggio le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa delle attività in un momento successivo”. Il riferimento per lo svolgimento delle attività è quindi quello delle “Linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali”, recepite dalla Conferenza delle Regioni.
Proprio in sede di Conferenza delle Regioni, ieri pomeriggio, i presidenti delle Regioni erano tornati alla carica chiedendo al Governo risposte sui due punti più caldi del fronte riaperture: la “zona bianca” ed il prosieguo della campagna vaccinale anche in vacanza – per la quale i governatori avevano proposto di vaccinare chi si reca in vacanza per periodi lunghi fuori (almeno dalle tre settimane in su) dalla propria Regione di residenza.
Per la “zona bianca” i presidenti delle Regioni avevano proposto di eliminare il coprifuoco, adottando regole e protocolli da zona gialla per far ripartire subito il settore del wedding e delle discoteche, insieme a tutte le altre attività economiche, attivandosi nel primo caso, in anticipo rispetto alla tabella di marcia predisposta dal Governo, che invece fissava al 15 giugno la ripartenza di cerimonie e ricevimenti per i matrimoni , nel secondo sbloccando un settore, quello delle discoteche, che non è ancora contemplato nel piano delle ripartenze.
Sono queste le direttrici da seguire secondo i presidenti delle Regioni per mettere sotto controllo il virus Covid-19 nella fascia di rischio più basso tra le quattro del sistema di catalogazione delle Regioni, nella quale da lunedì 31 maggio dovrebbero accedere il Friuli Venezia Giulia, il Molise e la Sardegna . Secondo le previsioni degli scienziati se l’andamento dell’epidemia continuerà a far registrare un abbassamento delle curve di contagi, morti e ricoveri, entro la fine di giugno buona parte del Paese. Proposte queste che Fedriga subito dopo il vertice con i governatori, ha presentato al ministro Speranza e a Brusaferro.
Una sorta di accordo-scambio dal punto di vista delle Regioni con il Governo, perché loro si impegnano a rispettare le regole fissate nei protocolli stilati per le zone gialle cioè una precisa indicazione delle distanze da attuare e far rispettare nei locali, il numero massimo di persone da far sedere ai tavoli di bar e ristoranti, e non previste in zona bianca, cercando di ottenere in cambio una via libera alla ripartenza di tutte le attività economiche, compresi il settore del wedding e delle discoteche, quest’ultima respinta.
Mentre nelle Regioni in zona bianca il coprifuoco si rimuoverà immediatamente, verrà eliminato su tutto il territorio nazionale dal prossimo 21 giugno.