di REDAZIONE CRONACHE
Il più vasto focolaio di contagi da coronavirus, registrato a Taranto in ambienti non ospedalieri da quando è iniziata la pandemia in Puglia, è esploso nella casa circondariale di Largo Magli. I detenuti risultati positivi al Covid19 sino a ieri erano 32 mentre altri 16 diretti che hanno condiviso le celle con i contagiati sono in attesa di effettuare il test con il tampone. La sezione carceraria più coinvolta è quella della massima sicurezza, che di conseguenza è stata completamente isolata.
Sono numerosi i detenuti che presentano sintomi lievi, come disturbi alla gola e febbre e soltanto uno di loro avrebbe sviluppato già una polmonite bilaterale da infezione di Sars-Cov2 e necessiterebbe quindi di essere ricoverato. Per fortuna, è il caso di dire, attualmente non vi sono ulteriori contagi tra gli agenti di polizia penitenziaria ed il personale amministrativo.
Dalla direzione del carcere non viene comunicato nulla ma si è riusciti a sapere che tutti i positivi sono stati sottoposti alla vaccinazione con una sola dose, molti altri invece non hanno avuto neanche una dose. Una situazione imbarazzante che coinvolge anche l’ ASL Taranto dalla quale dipende l’assistenza medica carceraria, affidata sinora alla dottoressa Fernanda Gentile che ieri ha rassegnato le dimissioni dalla direzione medica della struttura. Il personale del Dipartimento di prevenzione dell’ ASL Taranto diretto dal dr. Michele Conversano ha preso in carico la complicata ed altrettanto imbarazzante criticità .
In attuazione delle disposizioni del DAP, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero di Giustizia, e del Ministero della Salute, è stato disposto il divieto a nuovi ingressi in tutta la casa circondariale di Taranto, e quindi da due giorni, tutte le persone colpite da misure di detenzione in carcere disposte dalla Procura di Taranto vengono tradotte nei penitenziari carceri di Brindisi Lecce, e sino a nuove disposizioni. Nel carcere di Taranto sono stati sospesi anche i colloqui visivi con i detenuti che potranno collegarsi con i familiari esclusivamente per via telematica.
Come ben noto e più volte contestato dai sindacati della polizia penitenziaria nella casa circondariale “Carmelo Magli” di Taranto, attualmente i detenuti sono 689 a fronte di una capienza prevista di 304, ai quali vanno aggiunti 310 agenti di polizia penitenziaria e 33 unità di personale tra amministrativi ed educatori, oltre naturalmente alla direttrice Stefania Baldassari che invece di pensare a proteggere al massino la struttura carceraria dalla propagazione del virus, era più impegnata a firmare accordi con il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
Non capita infatti tutti i giorni di vedere una ex-candidata sindaca, eletta tra i consiglieri di opposizione (???) sottoscrivere accordi con il sindaco, nella sua duplice funzione di direttore del carcere. Nel frattempo il Tribunale di Taranto deve fissare udienza dinnanzi al Gip per un procedimento penale a carico della Baldassari per un caso di mobbying nei confronti di una funzionaria del Ministero di Giustizia in servizio presso il carcere di Taranto, per il quale era stata formulata richiesta di archiviazione, che è stata opposta e quindi passerà ora al vaglio di Gip.