di Alessia Di Bella
L’Italia scesa in campo con il lutto al braccio per rendere onore alla recente scomparsa di Giampiero Boniperti, indimenticabile uomo di sport ed a lungo presidente della Juventus, vince anche la terza partita di Euro2020 giocata allo stadio Olimpico di Roma, battendo anche il Galles grazie a un gol realizzato nel primo tempo con un tocco di Pessina, centrocampista dell’Atalanta, sulla punizione egregiamente battuta dal recuperato Verratti finalmente in campo dopo un lungo infortunio. Con questa vittoria gli azzurri guidati da Roberto Mancini chiudono il girone a punteggio pieno e passa agli ottavi da finale da prima classificata del girone A, imbattuti e senza aver subito gol.
Stavolta ha deciso il goal di Pessina, intelligente ad avventarsi su una punizione del sontuoso Verratti, un ritorno glorificato da una prestazione maiuscola. Una partita nel segno del turnover – ben otto novità – obbligato anche da un clima torrido. L’ Italia si qualifica agli ottavi di Londra, sabato prossimo, e domani intorno alle 20 sapremo se ci troveremo di fronte l’Ucraina o l’Austria. Il Galles, dopo la vittoria con la Turchia, esce da questa sfida decisamente ridimensionata , ma si consola qualificandosi agli ottavi di finale, spuntandola sulla Svizzera per una migliore differenza reti. E paradossalmente osservando il tabellone, si ritrovano in quella parte oggettivamente più facile.
Il tecnico della Nazionale Mancini eguaglia il record del mitico Vittorio Pozzo ct dell’Italia negli anni ’30 e ’40, unico allenatore vincitore di due edizioni consecutive dei Mondiali, quelle del 1934 e 1938. Pozzo aveva vinto con gli azzurri trenta partita senza mai perdere: un primato che rende merito al lavoro di “Mancio” vero artefice della rinascita della Nazionale dopo la cocente delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali di Russia 2016. Il tecnico continua a prediligere un profilo basso : “Pozzo ha vinto anche altre cose importanti, al momento siamo indietro…” ha detto Mancini sorridendo alludendo ai successi.
La striscia di Mancini sulla panchina della Nazionale italiana si compone di 23 gare con punti in palio e 7 amichevoli. È iniziata in sordina: solo il più inguaribile ottimista avrebbe pensato che l’1-1 al Ferraris con l’Ucraina, il 10 ottobre 2018, avrebbe rappresentato la prima di trenta esibizioni senza cadere mai. Le ultime 11 gare, poi, tutte vinte: 32 gol fatti e zero subiti. Anche Pozzo partì con un pari: 2-2 con l’Ungheria nel novembre del ’35. L’imbattibilità terminò quattro anni più tardi, k.o. con la Svizzera in amichevole. In molti sperano che sarà il mitico stadio londinese di Wembley lo scenario del sorpasso.
Mancini dopo tre partite giocate all’Olimpico ha ringraziato i tifosi italiani: “Salutiamo Roma e la ringraziamo. E dedichiamo quanto fatto finora a tutti i ragazzini che hanno sofferto in questo anno e mezzo e speriamo che possano tornare a divertirsi al più presto perché se lo meritano”