di Alessandra Monti
“Io ti sbudello!”, “Se ti becco ti do tante di quelle mazzate…”, “Quante botte ti darei…” Erano di questo tenore gli insulti e le minacce anonime che il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti riceveva ogni giorno, da più di un mese, sui suoi account social. L’indagine dei poliziotti della Polizia Postale di Genova e Torino, sono partite da un esposto dello staff del Presidente che ha presentato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni della Liguria.
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Gli investigatori hanno letto nell’odio che traspariva da quei messaggi la determinazione di chi sarebbe potuto passare dalle parole ai fatti e si sono messi al lavoro per individuare l’autore delle minacce. Dopo una serrata e complessa attività di indagine, gli esperti hanno riscontrato che a minare la serenità di Giovanni Toti era un uomo M.R. di Torino , un No Vax trentaseienne esperto di arti marziali con l’hobby del canto e numerosi precedenti penali, segno che il Governatore, forse, qualche rischio lo correva realmente.
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La Polizia di Stato di Genova, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova, ha portato a termine un’operazione perquisendo l’appartamento di un indagato, sequestrando degli account social e dei device con i quali venivano perpetrate le minacce ed al deferimento di M.R. all’autorità giudiziaria.