di FRANCESCA LAURI
Da domani 15 ottobre il Green Pass diventa obbligatorio anche per accedere alla Camera dei deputati, con regole ed eventuali sanzioni per i parlamentari che ne saranno sprovvisti. Lo ha spiegato il Collegio dei Questori di Montecitorio, composto dai deputati Gregorio Fontana, Francesco D’Uva ed Edmondo Cirielli, con una lettera inviata a tutti i deputati, allegando la delibera adottata dallo stesso Collegio nella riunione del 12 ottobre, nella quale sono state definite “le modalità per l’effettuazione dei controlli all’atto dell’accesso alle sedi” ed indicate “le procedure per l’applicazione” delle sanzioni nei casi di accesso alla Camera senza Green Pass.
“A partire dal prossimo venerdì 15 ottobre l’accesso alle sedi della Camera sarà consentito esclusivamente a coloro che esibiranno una valida certificazione verde Covid-19, rilasciata in conformità alle vigenti disposizioni normative”, si legge nella lettera. Ai parlamentari viene consigliato di utilizzare l’ingresso principale sito su Piazza Montecitorio, che sarà riaperto a partire da lunedì 18 ottobre. “Ti raccomandiamo inoltre di verificare con la massima cura di avere sempre con te la certificazione, in formato digitale e/o cartaceo, stante l’inderogabilità della sua esibizione quale titolo per l’accesso alle sedi della nostra istituzione“, aggiungono i Questori, invitando i deputati a trasmettere la delibera anche ai propri collaboratori in modo da “promuovere la più ampia diffusione delle misure ivi contenute” e da agevolare le operazioni di controllo.
La circolare con le nuove disposizioni è stata recapitata a tutti i deputati a quali viene ricordato che in caso di rifiuto di esibire il Green Pass, ai parlamentari verrà applicato l’articolo del regolamento interno previsto per i “fatti di eccezionale gravità che si svolgano nella sede della Camera, ma fuori dell’aula”, quindi la “censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari per un periodo da due a quindici giorni di seduta”.
Il possesso del Green Pass da parte dei parlamentari sarà verificato attraverso “la relativa esibizione in formato digitale” o “cartaceo“; la verifica della certificazione verde sarà effettuata “presso tutti gli ingressi alle sedi della Camera all’atto di ciascun accesso, anche nel corso della medesima giornata, a cura e sotto la responsabilità degli assistenti parlamentari, i quali possono avvalersi, nell’espletamento delle operazioni materiali di verifica, dell’ausilio di personale non dipendente dalla Camera dei deputati”, si legge nella delibera approvata dal Collegio dei questori. “La verifica della certificazione è effettuata mediante l’utilizzo dell’app VerificaC19“ con l’impiego di “dispositivi digitali di proprietà dell’Amministrazione della Camera dei deputati“, continua la lettera.
I questori hanno anche deciso anche una modifica del regolamento in tema di giustificazione delle assenze: in caso di applicazione della “censura con interdizione di partecipare ai lavori parlamentari” le ritenute sulla diaria di soggiorno ai deputati interessati saranno operate “con riferimento a tutti i giorni compresi nel periodo di interdizione nei quali l’assemblea tiene seduta indipendentemente dal fatto che siano o meno previste votazioni”. E’ stata esclusa la possibilità di giustificazione delle assenze da parte dei presidenti dei gruppi.