di ANTONELLO de GENNARO
La scorsa settimana si è purtroppo spento nella sua casa di Napoli, alla Riviera di Chiaia, Ciro Paone, fondatore di Kiton, una delle aziende di moda maschile più celebri al mondo. Paone, 88 anni, napoletano, aveva 17 anni quando seguì lo zio commerciante di tessuti in Venezuela e al ritorno creò ad Arzano (Napoli) la sua azienda di “abiti speciali e mai monotoni“. La sua capacità di essere un visionario dell’eleganza italiana lo ha portato sin dagli anni ’60 ad intuire che ci sarebbe sempre stato un piccolo esercito di appassionati dell’eleganza assoluta.
Paone, commerciante di tessuti a piazza Mercato, in quella Napoli caratterizzata dalla tradizione dei suoi sarti, uno ad ogni angolo, capì che il mondo stava voltando pagina. Creò il suo laboratorio a Secondigliano per una piccola produzione di cappotti con l’etichetta CiPa, nel 1968 trasformata in Kiton, nome ispirato dalla toga degli aristocratici greci e più adatto al mercato internazionale. Nel 1999 il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo aveva nominato Cavaliere del Lavoro, onorificenza di cui andava fiero.
Da allora il marchio Kiton è cresciuto fino ad avere show room in tutto il mondo che oggi vanta cinque siti produttivi in Italia, 800 dipendenti, 54 boutique monomarca e 73 Paesi serviti. L’azienda ha sede ad Arzano, alle porte del capoluogo campano oggi è gestita dalle sue figlie Maria Giovanna e Raffaella e dai nipoti Antonio, Silverio e Antonio (Toto) De Matteis. Non solo abiti maschili, ma anche una linea femminile, e poi camicie, scarpe, profumi.
Nel 2013 aveva acquistato a Brera il Palazzo di via Pontaccio a Milano che fu la sede di Gianfranco Ferré , 4.000 mq. di spazio che sono diventati il cuore dei prodotti e dell’azienda, che ha affiancato il palazzo Kiton di New York, sulla 5th Avenue e l’inaugurazione di un punto vendita nella 54ma Strada.
Ciro Paone è stato un imprenditore carismatico quanto creativo, amatissimo in Italia e all’estero, apprezzato e stimato per la sua forza comunicativa, la simpatia dei napoletani per bene . Applauditissimo quando al Pitti Uomo di Firenze si è presentato fiero in carrozzina per ritirare il premio alla carriera non si è mai lasciato condizionare dalla malattia che l’aveva colpito. Un premio più che meritato. L’ Italia, il mezzogiorno, la città di Napoli deve a Ciro Paone il merito di aver reso famosa nel mondo l’eccellenza della sartoria artigianale napoletana (ogni vestito Kiton viene realizzato a mano in ogni passaggio), conservando un patrimonio storico: quell’artigianato sartoriale , che rischiava di essere disperso, schiacciato dai ritmi della produzione industriale del pret-à-porter.
Sono stati tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa del grande imprenditore napoletano arrivati anche attraverso i social alla famiglia che ha dato la notizia della scomparsa. “Le maestranze dei 7 opifici sparsi in tutta Italia sono rimasti attoniti e hanno già raggiunto il capezzale di un uomo che per tutti rappresentava più di un imprenditore. Da sempre accoglieva i dipendenti con passione stimolandone la grinta e la voglia di lavorare sempre con il massimo della cura e dell’amore, ricordando il motto con il quale ha guidato l’azienda: «Il meglio del meglio più uno“. si legge in una nota dell’ azienda.
A tutta la grande famiglia Paone-Kiton le condoglianze più sincere di tutti noi del CORRIERE DEL GIORNO fondato nel 1947. Il ricordo di Ciro Paone, un grande figlio del Sud, che ha saputo portare in alto il nome dell’ Italia in tutto il mondo, resterà per sempre nei nostri cuori