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5 Luglio 2024 07:21
5 Luglio 2024 07:21

Mattarella: “Sui media forse troppo spazio ai No Vax”

Il Presidente Mattarella ha rivolto un discorso ai presenti, evidenziando che i No Vax hanno avuto forse “uno sproporzionato risalto mediatico“. Il Capo dello Stato ha elogiato il lavoro fatto dal governo Draghi: "Ha saputo cogliere il senso del mio appello di inizio anno". L'elogio della chiarezza.

di REDAZIONE POLITICA

Si è svolta ieri pomeriggio al Palazzo del Quirinale la tradizionale cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile. Alla cerimonia tenutasi, nel Salone dei Corazzieri, hanno presenziato i Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, della Camera dei Deputati, Roberto Fico, del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi e della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio.

Dopo l’indirizzo di saluto del Presidente del Senato Alberti Casellati, il Presidente Mattarella ha rivolto un discorso ai presenti, evidenziando che i No Vax hanno avuto forse  “uno sproporzionato risalto mediatico“. Il Capo dello Stato che ha fatto da tempo la terza dose essendo da sempre fautore dei vaccini, a cui ha dedicato numerosi interventi pubblici, ha puntato il dito contro chi ha assunto posizioni anti scientifiche, rifiutandosi di proteggersi, e dice: “Probabilmente gli si è data troppa importanza“.

“La prima difesa dal virus è stata la fiducia della stragrande maggioranza degli italiani nella scienza, nella medicina. Vi si è affiancata quella nelle istituzioni. Le poche eccezioni – alle quali è stato forse dato uno sproporzionato risalto mediatico – non scalfiscono in alcun modo l’esemplare condotta della quasi totalità dei cittadini” è la sua frase testuale. “I vaccini sono stati la migliore arma di difesa e gli italiani hanno risposto con maturità. Oggi ci troviamo in condizioni migliori di altre aree d’Europa“.

L’altro passaggio saliente del discorso di Mattarella ha riguardato il Governo Draghi, che il Capo dello Stato ha fatto nascere a febbraio. Il bilancio è positivo. Perciò ringrazia i partiti che hanno deciso di aderirvi. “Il tempo dei costruttori” – auspicato già nel discorso di fine 2020 – “si è realizzato”, anche se fa notare  “non era scontato“.

da sx Mario Draghi, Elisabetta Casellati, Roberto Fico ed il presidente Sergio Mattarella

Voglio per questo esprimere un riconoscimento all’impegno delle forze politiche che hanno colto il senso dell’appello rivolto, all’inizio dell’anno, al Parlamento affinché, nell’emergenza, si sostenesse un governo per affrontare con efficacia la pandemia in atto e per mettere a punto progetti, programmi e riforme necessari a non dissipare la straordinaria opportunità del Next Generation. Aver saputo mettere in secondo piano divisioni e distinzioni legittime, diversità programmatiche e sensibilità politiche e culturali per privilegiare un lavoro comune nell’interesse nazionale è stato molto importante. Questo atteggiamento costruttivo ha accomunato sovente maggioranza e opposizione” ha aggiunto Mattarella.

“Abbiamo visto come la chiarezza, di fronte alle asprezze della pandemia, abbia spazzato via il tempo delle finzioni, delle distrazioni. Tutto questo mi è parso uno straordinario segno di maturità e serietà”, è il metodo apprezzato dal Capo dello Stato, che spera che questo spirito perduri anche quando il Covid non ci sarà più. “Siamo sulla buona strada”, si dice ottimista il Presidente della Repubblica. “Il tasso di crescita del Pil sarà tra i più alti tra i Paesi dell’Unione. A questo si aggiunge un recupero di posti di lavoro”.

Mattarella ha elencato i nodi storici che restano da sciogliere: l’evasione fiscale, lo sfruttamento del lavoro precario, l’incuria dei territori, la piaga delle morti sul lavoro, come dimostra, da ultimo, la tragedia dei tre operai morti a Torino.Nel discorso del Capo dello Stato davanti al premier Mario Draghi, ai presidenti delle Camere Elisabetta Casellati e Roberto Fico, ed ai moltissimi esponenti del governo e del Parlamento, e delle istituzioni un elogio dell’Italia. “Siamo un grande Paese e gli italiani sono un grande popolo. Dobbiamo avere fiducia nelle nostre potenzialità. Nei momenti difficili abbiamo sempre dato il meglio di noi”.

Discorso-Mattarella_Istituzioni

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