TCT, Taranto Container Terminal, la società portuale controllata da Hutchinson, Evergreen e gruppo Maneschi, ha deciso la messa in liquidazione della società che gestiva il molo polisettoriale di Taranto . A rischio il futuro di oltre 500 lavoratori che erano stati collocati in ferie forzate, addirittura via SMS, dopo il 28 maggio scorso, data in cui è scaduta la cassa integrazione straordinaria.
La mediazione del governo, che più volte aveva sollecitato un rilancio dello scalo, non è bastata . Sulla decisione della società gravano i ritardi accumulati nel rifacimento delle infrastrutture del porto, causate dai diversi contenziosi giudiziari in piedi. Adesso la concessione del terminal tornerà all’Autorità portuale, presieduta dall’avvocato Sergio Prete, scaduto nel suo incarico e probabilmente in via d’uscita, la quale dovrà cercare nuovi operatori.
Tutto ciò accade a distanza di un mese (il 17 giugno prossimo – n.d.r.) da un vertice a Palazzo Chigi che era stato fissato precedentemente .