Come riporta l’emittente moscovita Tv Rain ripresa dall’ agenzia Adnkronos, il Roskomnadzor, cioè il ‘ Servizio federale per la supervisione della comunicazione di massa’ russo, ha osservato che il numero di casi di diffusione di “informazioni non verificate e inesatte” è “significativamente aumentato” nelle ultime ore. Ricordato che i media dovrebbero stabilire l’accuratezza delle informazioni le autorità ribadiscono che sono solo “le fonti di informazione ufficiali russe ad avere e diffondere informazioni affidabili e aggiornate”.
Il Roskomnadzor ha comunicato poi che per la diffusione di informazioni false (secondo il Governo Russo) sono previste multe fino a cinque milioni di rubli (oltre 50 mila euro) e il sequestro dei materiali.
Diversi media russi, almeno sette, hanno dichiarato di essere stati costretti recentemente a cancellare articoli relativi alle inchieste legate all’oppositore Alexey Navalny dopo le pressioni delle autorità russe, in particolare i testi e i video relativi all’indagine ribattezzata “il palazzo di Vladimir Putin”. Gli organi di stampa russi Dojd, Meduza, Znak, Eco di Mosca, Svobodnye Novosti, The Village, Boumaga hanno reso noto di aver ricevuto una richiesta formale da parte dell’autorità delle telecomunicazioni Roskomnadzor per rimuovere decine di contenuti, relativi o collegati alle inchieste sulla corruzione del team di Navalny, in prigione da oltre un anno e inserito nella lista dei “terroristi” come la sua organizzazione.